mercoledì 17 giugno 2009

Rosa centifolia foliacea


Il signore delle rose mi ha mandato questa mail.

Sembra che questa varietà di Centifolia sia dichiarata estinta, in effetti, a parte il disegno di Redoutè, non l'ho mai vista in nessun catalogo e in nessun vivaio.
Sicuramente è molto particolare per i suoi sepali molto lunghi e foliacei dai quali deriva appunto il nome di R. centifolia foliacea.
Se vuoi la puoi inserire nel tuo blog per vedere se qualcuno la riconosce e così sapere se esistono altri esemplari.
Sul sito internazionale www.helpmefind.com gli esemplari fotografati non corrispondono affatto al disegno di Redoutè mentre la mia rosa è perfettamente uguale.

12 commenti:

taro ha detto...

Caro Renato, il tuo blog non finisce mai di stupirmi... e complimenti al "Signore delle Rose" per la sua Rosa centifolia foliacea. Non la conoscevo assolutamente e in wikipedia è descritta come una rosa antica. Sembra sia ancora coltivata in Francia a Grasse, la "capitale" dei profumi. Non me ne intendo di rose e lascio dunque gli eventuali commenti sul link di wikipedia a voi che siete gli esperti.

Montse ha detto...

Es muy curioso este rosal con los sépalos largos, nunca lo había visto.
Creo que uno de mis rosales de R.centifolia, que en España llamamos el rosal romano o rosal de provenza y que es un rosal antiguo.
Un saludo.

tiziana ha detto...

Buonasera Renato, avrei voluto riempire il mio cortile arido e assolato di rose, ma Harlock non sopporta le spine. Odia i pruni che spuntano continuamente all'uliveto e impigliano le reti per la raccolta delle olive :-)
Ho fatto un timido tentativo con una piccola rosa in vaso, con la speranza di convincerlo e poterne aggiungere di nuove e meravigliosamente rampicanti, ma non sta andando bene, sembra che senza veleno non possa andare avanti.
L'arge pagana continua a deporci le uova e le larve a mangiarsi le foglie, anche l'altra rosa che c'era nel cortile è piena di forellini, forse negli anni non avevo prestato attenzione, ma io questo problema dell'arge non l'avevo mai visto prima, ad esempio nelle molte rose del giardino di mia mamma, praticamente lasciate a se stesse tranne un po' di rame.
C'è qualcosa che si può fare contro questo insetto? Ho dovuto rinunciare a quasi tutti i fiori a motivo del microclima di questo cortile, le rose erano la mia ultima speranza, sono veramente giù di morale!!

Renato Ronco ha detto...

Cara Tiziana,
Devo dire la verità, anche io non sopporto i pruni spinosi.
Contro l'Arge pagana si può dire che qualsiasi insetticida può andare bene, ma se tu hai una sola pianta di rose – o anche due, comunque poche - fai prima a schiacciarle con le dita. Dovrai passare diverse volte, a distanza di un paio di giorni, perché qualcuna si salva sempre, ma con un po’ di attenzione in breve tempo le elimini tutte prima che ti defoglino la pianta.
Dove è questo cortile con un microclima così terribile? Ci sono fiori per tutte le situazioni, non scoraggiarti

tiziana ha detto...

E' un cortile lastricato, esposto a sud, senza ombra d'alberi. Per come sono messe le case,
l'aria è immobile e nei mesi caldi si arroventa e non rimane un briciolo di umidità.
La terra nei vasi si asciuga subito e diventa più che tiepida!
E per creare un po' di verde, essendoci soltanto una striscia di terra laterale, devo usare i vasi.
Avevo dubbi pure sulla lavanda, ma sembra resistere, anche se ancora non è luglio!
Le rose sarebbero perfette, ma l'arge mi sta davvero mettendo alla prova. Per non spargere veleno faccio come dice lei, cerco di fare fuori le larvettine manualmente e più o meno si riesce a controllarle, è vero.
Faccio una domanda più precisa:
si può impedire che gli adulti continuino a depormi le uova sulla pianta? Adesso si sono accaniti con gli steli teneri dei nuovi boccioli, sono diventati nerastri e sembrano sofferenti, non lo so se ce la faranno a sbocciare.
Lo chiedo perchè in primavera qualche volta e con il cuore stretto ho dato l'insetticida, ma dopo due giorni l'arge tornava e deponeva di nuovo.
Cioè: se si è costanti nel dare l'insetticida si può impedire che l'arge deponga le uova?
O l'insetticida funziona soltanto sulle larve?
Scusi Renato se lo chiedo a lei, ho cercato la risposta da sola su vari siti ma non sono riuscita a farmi un'idea chiara.

Renato Ronco ha detto...

Cara Tiziana, si potrebbe provare a fare trattamenti con un insetticida sistemico (la pianta lo assorbe ed il suo effetto dura molto più a lungo), ad esempio il confidor. Si può non solo irrorare le foglie, ma anche bagnare il terreno, le radici della pianta lo assorbono e lo trasferiscono nella parte aerea avvelenando gli insetti "dall'interno"
Cercando "confidor" su google si possono trovare un sacco di indicazioni, non tutte attendibili.
Mancano ancora un paio di informazioni; dove si trova il cortile, nord, sud, est Italia, vicino al mare? Le piante possono stare solo in vaso; è impossibile creare qualche spazio, anche piccolo dove le radici possano correre, semplificherebbe molto le cose.

signore delle rose ha detto...

Ho seguito lo scambio di battute a proposito della difficoltà di far crescere delle rose in vaso e i problemi dovuti agli attacchi delle tentredini.
Posso dirvi quello che faccio io in certe situazioni, per esempio i vasi esposti in ambienti troppo soleggiati possono essere interrati, così il vaso non si scalda troppo, se non c'è questa possibilità si inserisce il vaso con la rosa in un altro più capiente riempiendo lo spazio con argilla espansa, sabbia o anche ghiaia fine materiale che va mantenuto appena umido.
Per quel che riguarda le spine, esistono rose senza spine e non è molto difficile trovarle anche tra le rifiorenti.
Veniamo alle tentredini "Arge Pagana" e compagne, se non si vuole usare il Confidor e io non lo uso, va bene anche il Piretro addizionato ad un pò di olio bianco o sapone neutro di Marsilia come adesivante che è valido anche per gli afidi. Per qualche rosaio è comunque sufficente l'intervento manuale appena si notano le larvette.
Le Arge, come altri insetti, hanno dei cicli, nel mio giardino non si sono mai mostrate prima della fine di giugno, quindi la prima fioritura è indisturbata. Tra giugno e luglio c'è la prima comparsa che può durare tre settimane, una seconda verso il mese di settembre un pò più numerosa.

Tiziana ha detto...

Caro Renato, avevo omesso di vivere in Toscana perchè pensavo lo sapesse :-) Abitiamo esattamente in mezzo ai vivai della pianura tra Prato e Pistoia, a dieci chilometri dalle "Rose Barni", quindi apparentemente la valle dovrebbe essere favorevole, dal momento che Pistoia in particolare vive di “ verde”. Forse l’arge si accanisce così tanto con la mia pianta perché intorno non trova rose non trattate, qui c’è una grande cultura del veleno e come non capirlo...
Ha iniziato a deporre durante la prima fioritura, a fine aprile, è tornata i primi di giugno e a quello che mi dite continuerà fino a settembre!
Quindi si tratti di piretro o confidor dovrei trattarla per tutta la primavera-estate.
Non lo so...mi dispiace molto rinunciare, ci penso.
All’uliveto non diamo nulla e spesso raccogliamo poco, è difficile cambiare atteggiamento quando le piante sono ornamentali, anzi in qualche modo fa più male, perché nemmeno si mangiano, anche se lo spirito ne ricava un grande nutrimento.
Grazie a lei Renato ed al Signore delle rose per i consigli che mi avete dato.
Nella striscia di terra di cui parlavo crescono un limone, una vite che ricopre la pergola
( sempre malata di oidio), una bignonia e due ortensie che mi sono azzardata a mettere perché mi piacciono i fiori romantici( la casa è del settecento, ci starebbero molto bene) ma non c’è bisogno di dirvelo, rimangono come svenute tutto il pomeriggio. E un susino pieno strapieno di afidi, più volte trattato,
in maniera tradizionale e con macerato d’ortica. Per non parlare dei cipressini decorativi che dopo due anni ho lasciato che morissero di sete con le loro maledette cocciniglie, non ne potevo più di spruzzare l'olio bianco. Insomma, è dura la vita del contadino, ma anche quella del giardiniere... :-)

Vi prego di non giudicare la combinazioni tra piante,la striscia è in comproprietà col marito e lui odia le piante che non producono frutti!

Renato Ronco ha detto...

Archiviamo le rose.
Immagino che la pianta di vite sia di una variatà tradizionalmente soggetta ad attacchi di oidio e peronospera.
Ci sono varietà di vite che non richiedono alcun trattamento. L'uva che producono non regge al confronto con molte di queste varietà più delicate, ma io ne ho ricercato e provato 5 specie diverse, che non richiedono alcun trattamento: due sono veramente interessanti.
Delle due una è una "americana" ma non una uva fragola, che a me non piace: stesso vigore, stessa foglia ma l'uva è molto più dolce e non ha il cuore acido. Tutto molto meglio della fragola, di cui però ha perso il profumo inconfondibile.
L'altra è bianca, simile ad una classica uva da tavola, con l'acino allungato e la polpa consistente. Avranno probabilmente un nome ma non lo conosco
Se capitate a Torino sarò lieto di omaggiarne una pianta.
Non dover fare trattamenti è una gran soddisfazione.

Tiziana ha detto...

Dell'uva fragola quando ero bambina mi piaceva il profumo, ma soprattutto che saltasse in bocca a strizzare l'acino tutta la polpa intera. Quella che ho mangiato l'ho mangiata tutta a cavalcioni della bici pronta a scappare, poi il proprietario com'è giusto ci ha messo una rete davanti, anche se non ricordo che poi la mangiasse, rimaneva lì appesa come un'esca :-)
Grazie per la sua offerta Renato, chissà che non succeda davvero!
Posso dirle che la invidio molto?
Non credo ci sia bisogno di spiegarle perchè.
A volte passo di qui e vorrei lasciare un commento, ma poi rinuncio, nel mio stato posso soltanto fare domande o esprimere senso di meraviglia...
Vorrei però che sapesse che la leggo con grande piacere.

Renato Ronco ha detto...

Qualsiasi commento è gradito.
Tutti abbiamo qualcosa da dire Qualcosa da insegnare
Qualcosa da imparare.

lucrezia ha detto...

buonasera ,
nel mio giardino, orto e campetto ho tre viti d'uva che non richiedono interventi .
una fragola nera regalatami da un amico acquistata ad una fiera ,, molto strana come pianta i grappoli sono formati da chicchi verdi e neri .. ..strano il fatto anche perchè è una vite innestata e la qualita' dovrebbe esserci ..
comunque feci una talea con un rametto d' uva di fragola bianca.. con stupore questa vite produce uva, grappoli pieni , e profumatissimi
anche una francesina ,ma ancora niente uva..
come sara'non lo so ..
visto il successo con la talea ho adocchaito una vite vicino al supermercato .. grappolini rettangolari ,medi ,acini grossi e blu' ,, mi faccio coraggio.. sono sopratutto curiosa .. poco golosa ..