Case&Country novembre 2010
Quando maturano i cachi…
Penso sempre di più che non debba esserci un confine netto tra il giardino, il frutteto e l'orto. Si usava, ora un po' meno, relegare, nascondere l'orto e il frutteto negli angoli meno visibili dalla casa, senza pensare che sono proprio le parti del giardino più vissute e utili alla vita quotidiana.
Se un albero da frutto deve trovare spazio nel giardino, ai primi posti c'è certamente il caco.
Per la sua origine dalla lontana Cina venne chiamato mela d'Oriente, per i cinesi era l'albero delle sette virtù, il suo nome botanico è Diospyros kaki. Il Diospyros virginiana è normalmente usato come portainnesto.
Pare che la prima pianta sia arrivata in Italia a Firenze, nel giardino di Boboli.
Le mie cinque piante sono pressoché centenarie, ma non pensatele gigantesche, la crescita del caco è molto lenta.
Tra tutte le piante da frutto che ho, queste non mi hanno mai tradito; anche nelle annate peggiori, per le piogge persistenti o per le spaventose siccità estive, dove ho visto morire anche le robinie nel bosco vicino, i miei alberi di caco in autunno erano sempre carichi di frutti.
Non li ho mai potati, non ho mai fatto alcun trattamento, non ho mai riservato loro nessuna attenzione.
So che le piante di caco possono essere complicate, ad esempio dioiche, e quindi richiedere degli impollinatori, ma non ho mai approfondito: le mie devono essere tutte partenocarpiche, perché i frutti non sono mai mancati e per la maggior parte privi di semi; caso mai qualche volta sono così tanti che possono rompere, con il loro peso, qualche ramo.
Sopportano il freddo senza problemi e crescono su terreno argilloso/calcareo.
In autunno le foglie dei cachi assumono dei colori splendidi, dall'arancio al rosso, tanto da fare invidia a un liquidambar.
I suoi frutti, specialmente al nord, non maturano sull'albero, ma bisogna raccoglierli prima dell'arrivo del gelo, meglio ancora prima delle tardive piogge autunnali che ne possono annerire la buccia.
Se parliamo del frutto è il momento di passare ai difetti.
E' un frutto dalla maturazione difficoltosa, e se non è ben maturo la sua polpa “allappa”, allega la lingua e il palato e rende sgradevole mangiarlo; inoltre quando è maturo non si conserva a lungo e non è facile il suo trasporto perchè i frutti non si possono sovrapporre.
C'è un trucco per farli maturare velocemente una volta raccolti, ed è quello di metterli in un contenitore chiuso in compagnia di qualche mela ben matura, anche una semplice borsa di plastica può andare bene. Non avviene una magia, semplicemente le mele mature emettono etilene e questo accelera la maturazione dei frutti.
La produzione delle mie piante è così abbondante che la gran parte rimane sugli alberi fino a inverno inoltrato, ed è un piacere vedere questi alberi, ormai privi di foglie, “addobbati” coi i loro bellissimi frutti arancio. E' anche una gioia per gli uccelli, che si radunano per banchettare. Le splendide cesene, Turdus pilaris, uccelli di passo, tutti gli anni si fermano molti giorni, fino a che non hanno esaurito tutte le scorte.
sabato 29 ottobre 2011
L'albero delle sette virtù
PUBBLICATO DA: Renato Ronco alle 8:12 AM
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10 commenti:
Adoro i cachi... quando è stagione ne posso mangiare una media di 4 al giorno! Non ho una pianta, ma dalle mie parti vedono cassette di piccoli cachi (praticamente regalate...), quasi sempre pieni di semi, ma dolcissimi e super-maturi. Durano al massimo 1 settimana... ma da questo punto di vista non ci sono problemi... caco in pericolo è caco mangiato!!! ;)
Anche io adoro i cachi!
non so se i cachi che ho piantato all'uliveto abbiano un portainnesto sbagliato per quel posto, ma stentano e soffrono terribilmente la siccità più dei meli e degli albicocchi.
Il caco dà tanto da mangiare a noi, ma poi cresce così tanto che rimane una bella scorta di vitamine anche per gli uccelli..
Anch'io l'albero che ho nel giardino ha 60 anni e continua a produrre un infinità di frutti senza aver bisogno ne di pesticidi e concimi, sopporta molto bene il clima di Torino li raccolgo che sono appena un po aracioni poi nelle cassette maturano un pò alla volta. ciao Rosita
Bell’articolo davvero! Giù in Sicilia,però, non c’è bisogno di tanti accorgimenti. Stando attenti a non macchiarsi i kaki si raccolgono e si mangiano sotto l’albero! Ho avuto modo di vedere a Palermo presso l’Orto Botanico uno dei primi esemplari di Diospyros kaki importati in Italia (1879) ancora vivo e vegeto. Presente pure la specie Diospyros ebenum da cui si ricava l’ebano, un legno nerissimo e a grana tanto fine da essere lucidato perfettamente senza bisogno di coloranti chimici.
Quest'anno stanno maturando sugli alberi, complice le giornate ancora calde.
Harlock, li hai piantati da poco i tuoi cachi? E' strano che non prosperino dove crescono bene i meli. Sono molto lenti i primi anni, fino a quando le loro radici si siano impossessate del terreno. Potresti provare a spostarne qualcuno. I miei crescono su terreno argilloso/calcareo, con mesi e mesi di siccità estiva. Devo dire però che il terreno è profondo.
Rosita, anche tu li fai maturare gradualmente mettendoli in sacchetti chiusi con qualche mela?
Marcella, invidio il clima della tua Sicilia, che mi consentirebbe di avere un gran numero di piante tropicali, specie da frutta. Io sono costretto ogni anno, in questa stagione, a spostare vasi sempre più pesanti per avere risultati molto scarsi.
Non pensavo che l'ebano potesse vivere in Sicilia.
...e quali sarebbero le 7 virtù?
Pare siano queste: è molto longevo, la sua ombra è fresca e confortevole, gli uccelli amano nidificare nella sua fitta chioma, è resistente agli attacchi di ogni parassita, in autunno il colore delle sue foglie è di uno splendido arancio più o meno intenso, il suo legno è ottimo da bruciare e per ultima virtù,la caduta delle sue fitte foglie arricchisce
Il nostro caco in giardino ci regala la sua ombra d'estate e in questo periodo è carico di frutti meravigliosi. A non tutti piacciono, io ne mangio molti gli altri sono cibo per i merli e i pettirossi in inverno
Buona domenica
guglielmina
maturano un po' alla volta nelle cassette senza l'aiuto delle mele tanto non ho fretta a farli maturare.Rosita
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