lunedì 20 febbraio 2012

La patata viola

Case&Country novembre 2011
E' ora di mangiarla!
Parecchi anni fa praticamente nessuno conosceva la patata viola in Italia, ma i pochi che ne avevano sentito parlare volevano averla. Io ero uno di quelli.
Mi trovavo a Lugano quando ne vidi un cestino in un negozio di primizie. Costavano 36 franchi al chilo. Un furto. Misi le mani in tasca e presi due franchi: - quante me ne da per due franchi, le più piccole? Il negoziante le scelse, le pesò e mi diede 3 patate microscopiche. Erano sufficienti per me.
Il primo anno le dedicai molte attenzioni, il secondo meno, fino a dimenticarmi di loro. Non rappresentavano più una novità per me. La prima sorpresa fu quando le misi a bollire in una pentola: l'acqua diventò di un inquietante color verde molto scuro. Il gusto era banalmente di patata, solo più farinosa.
Qualche anno fa vedo spuntare degli steli di patata sopra la fitta chioma di una edgeworthia, d'istinto voglio estirparla, ma poi penso a quanta fatica ha fatto per emergere alla ricerca della luce, mi chiedo anche come sia potuta arrivare li, ben lontana da dove le avevo coltivate un paio di anni prima e decido di “tenerla d'occhio”. Cresce sempre più e ha bisogno di tutori per non ricadere. Supererà i due metri e mezzo di altezza. La seconda sorpresa viene in autunno, quando vado a scavare i tuberi, con fatica per non danneggiare le radici dell'edgeworthia: non trovo le solite patate viola, di piccola dimensione, trovo dei tuberi, si viola, ma bitorzoluti come un "ciapinabò” (topinambur). Non sono riuscito a spiegarmi come possa essere successo: certamente la pianta che si era sviluppata risaliva a quelle che avevo coltivato, ma perché era mutata? Forse si era sviluppata da semi, forse era regredita ai caratteri primitivi? Per inciso il fatto di essere bitorzoluta non è positivo in cucina.
Per il gusto non cambiava nulla. Ora, passati alcuni anni, cerco di conservare la specie che caparbiamente ha voluto crescere a casa mia, piantandone un paio ogni anno.
Una grande risorsa il suo colore per la cucina di chi vuole stupire i commensali; pensate solo agli gnocchi viola, al puré viola! Le presentazioni poi lasciano spazio all'inventiva dei cuochi, anche i più improvvisati, con abbinamenti cromatici di effetto bellissimo, come le capesante su un letto di purè viola o una zuppa con panna fresca, lasciando separati i colori. Se vi mancano le idee su internet, cercando nei siti francesi e inglesi, potete trovare molti suggerimenti.
Ora, non questa che è cresciuta a me, ma quella normale, non è più una grande novità, anche se la maggior parte delle persone non ne conosce l'esistenza. E' decisamente più diffusa in Francia, dove le è pure stato dato un nome: ”patata vitelotte”.

8 commenti:

falconelvento ha detto...

Ciao Renato, bella la tua patata viola...incredibile che diventi così alta...per la formanon so se si tratta di una vera mutazione genetica...alcune varietà di patate, tipo la spunta, assumono spesso forme strane più o meno bitorzolute ,ma non so se la caratteristica si trasmette, forse nemmeno per divisione degli occhi, nell'anno successivo.Sarei curioso di sapere il colore dei fiori, poichè sono stato in perù al momento della fioritura delle patate e sono rimasto colpito dalla varietà di colori dei loro campi...bellissimi fiori rosso sangue o azzurro cielo e varie sfumature dal rosa al viola carico...io ho provato a coltivare alcune patate blu,ma me le hanno mangiate gli istrici

Renato Ronco ha detto...

Ciao Falconelvento,
I fiori sono, erano, banalmente bianchi. Ho detto erano perché probabilmente ho perso la qualità: mi sono dimenticato di ritirarle e sotto la tettoia dove erano la temperatura è scesa a -16°. Spero che da qualche patatina dimenticata esca qualcosa dal terreno dove erano piantate, la neve e la terra le avranno riparate dal gelo.
Hai portato patate dal fiore rosso o altre particolari dal tuo viaggio in Perù?

taro ha detto...

Io ne ho ancora qualcuna e discendono dalle tue patate. Me ne avevi regalate alcune più o meno 5 anni fa! Ma le mie non sono mai mutate...
Non me ne intendo, potrebbe essere che come dici tu, le "nuove e bitorzolute" siano arrivate da seme, ma potrebbero anche non aver niente a che fare con l'originale ed essere arrivate per esempio con l'edgeworthia? O lo escludi?

signore delle rose ha detto...

Anch'io ho provato a coltivare queste particolari patate ma il raccolto non entusiasmante del primo anno mi ha fatto abbandonare i buoni propositi. I tuberi sono risultati piuttosto piccoli e bitorzoluti fattori che ho associato al terreno troppo duro e argilloso. I fiori sono bianchi simili a quelli delle altre patate, interessante è la colorazione degli steli e delle nervature delle foglie tendenti al blù, le foglie sono leggermente diverse dalle patate comuni. In tempi successivi sono emersi nuovi germogli nel terreno della coltivazione iniziale, probabilmente dovuto a delle patate molto piccole rimaste nel suolo. Le limacce sembrano gradire molto la vegetazione della patata blù tranciando gli steli a livello del terreno e conviene prevedere per tempo queso attacco.

falconelvento ha detto...

si ho provato a cercare di comprare qualche patata con i fiori rossi, ma chi le vendeva non era un produttore e non sapeva che fiori facessero...ne ho prese poche, perchè non sapevo se alla frontiera mi avrebbero fatto problemi...sono cresciute male producendo pochissimo e il fiore non era colorato...credo bisognerebbe provare a farsele mandare per posta...dici che è possibile?forse un contatto peruviano lo potrei recuperare

renatabarillipainter ha detto...

Molto interessante questa specie di patate viola. Credete sia possibile acquistarne qui, vorrei disegnarle. Farò una ricerca, Magari a Milano, essendo una grande città!! possibile trovare negozio alimenti provenienti da altri paesi. grazie di averla mostrata. ciao

lucrezia ha detto...

leggo sempre con interesse questo blog .perchè è come assistere a dei colloqui fra persone che discutono di argomenti che mi piacciono poi sono anche curiosa . allora quest'anno ho le mie patate blu, ne abbiamo prodotto una cassetta - sara' un impegno consumarle ,perchè si fa
affidamento sopratutto su patate normali . per esempio uso le bintje. le blu sono piccole e bitorzolute : una sorpresa quando abbiamo scavato per estirparle . si confondevano con la terra . per ora ne ho regalate alla amiche . poi vedremo come risulteranno gli gnocchi .
mi piacciono le cose inusuali . ho seminato anche un tubero di ginseng.. per ora fa foglie : verranno i fiori?
ciao da lucrezia .

Gastaum ha detto...

Thank you!