domenica 25 gennaio 2015

Cotyledon orbiculata var. engleri


L'inverno è un gran momento per osservare la fioritura delle succulente africane. Qualche anno fa avevo presentato il Cotyledon orbiculata, una robusta crassulacea resistente al freddo. Quest'anno mi è finalmente fiorito il Cotyledon orbiculata var. engleri, molto simile al precedente a parte alcuni dettagli.


Le foglie (15 e più cm) di un verde intenso sono abbondanti e crescono numerose lungo i fusti della piantina che può raggiungere e superare il mezzo metro di altezza, ma nel Cotyledon orbiculata var. engleri sono più robuste, tondeggianti e le estremità sono meno arrossate che nel tradizionale Cotyledon orbiculata.

I fusti più alti, terminano con ricche inflorescenze pendule all'estremità di un lungo peduncolo fiorale e si compongono di un 15-20 fiori, molto simili a quelli del Cotyledon orbiculata, ma con corolle di una tonalità arancione più marcata e tendente al rosso.
Il Cotyledon orbiculata var. engleri è un'ottima scelta per chi desidera delle interessanti fioriture nei mesi invernali. Non ha bisogno di cure e non è necessario annaffiarlo. Non saprei dire se potrebbe resistere in un clima con gelate diurne, ma sopravvive tranquillamente temperature notturne di alcuni gradi sottozero.

2 commenti:

Renato Ronco ha detto...

Sempre belle le tue "grasse". Mi fanno invidiare chi ha un giardino con clima mediterraneo, come te, che consente di avere collezioni di queste piante.
Quando dici che resiste al freddo pensi che posso provare a Torino, magari cercando un posto esposto a sud e con un terreno ben drenato?

taro ha detto...

Mah.. io credo di sí, ma sono solo supposizioni che si basano su come vedo reagire le mie piantine al freddo. Dove vivo io solo occasionalmente e per alcune ore della notte si va sottozero e in ogni caso il freddo lascia il segno su alcune "grasse" mentre altre sembrano indifferenti. Da queste osservazioni "credo" che questo Cotyledon potrebbe resistere anche a Torino...