giovedì 16 gennaio 2014

Zanthoxylum


Non è facile incontrare una di queste piante nei giardini, perché è decisamente rara e difficile da trovare nei vivai. Inoltre non ha nulla di particolarmente attraente, resta però molto curiosa.

Zanthoxylum bungeanum o simulans
 
La prima mi è arrivata oltre 40 anni fa e ha un “storia” che magari un giorno racconterò. Per molti anni non ho saputo il nome.
Il genere è numeroso, tanto che non sono certo della specie, e mi riferisco alle due che ho. Probabilmente sono: Zanthoxylum bungeanum o simulans  e Zanthoxylum alatum planispinum.
Zanthoxylum bungeanum o simulans in autunno
Sono più conosciuti come spezie, con il nome di “Pepe di Sichuan”, comunemente utilizzata nella cucina asiatica. Il genere appartiene alla famiglia delle rutaceae ​​e botanicamente non ha nulla in comune con il pepe nero.
Tutte le parti della pianta (frutti, foglie e legno), sono fortemente aromatiche, con odore quasi acre. Credevo che, come spezie, si usassero i semi neri e lucidi, poi, da una ricerca su internet, per quanto possa essere affidabile, scopro che viene utilizzato prevalentemente il pericarpo (la buccia attorno ai semi).
È uno dei componenti della “polvere delle 5 spezie”, molto usata nella cucina cinese, gli altri sono:
anice stellato, chiodi di garofano, cassia e semi di finocchio.
Il legno è durissimo, sui rami e sulle foglie sono presenti robuste spine, con la curiosa caratteristica che continuano a crescere negli anni, solo la base, non in lunghezza; con gli anni diventeranno meno pungenti, senza mai staccarsi dal tronco.

Zanthoxylum alatum planispinum in inverno
Z. alatum planispinum, curiosa colorazione autunnale
Lo Z. alatum planispinum, ha foglie più grandi, più spinose, sia i rami che le foglie, che può conservare in parte se la temperatura non scende troppo sotto i -5/6°. Il bungeanum ha foglie più piccole ed  decisamente caduche; prima di cadere possono assume una bella colorazione autunnale.
Resistono ai freddi più intensi.
La vegetazione è forte, con cacciate annuali anche di due metri, ma stranamente il tronco cresce molto poco; la circonferenza della pianta più vecchia che ho, stimo abbia sugli 80 anni, non arriva a 30 cm.


7 commenti:

Marta ha detto...

Spine sulle foglie! per proteggersi da qualche erbivoro nel suo habitat naturale?

Montse ha detto...

Si que es curiosa esta planta de espinas, no la he visto nunca.
Un abrazo!

Montse ha detto...

Si que es curiosa esta planta de espinas, no la he visto nunca.
Un abrazo!

Marcella Scrimali ha detto...

Io possiedo un esemplare in vaso di Zanthoxylum beecheyanum dalle foglie minute e molto aromatiche. Sono già al secondo tentativo perchè in inverno, fuori in balcone, al caldo della Sicilia mi ha perso una prima volta tutte le foglie per non riprendersi neanche all'arrivo della buona stagione. Il nuovo esemplare che ho in balcone sta in questi giorni defogliando: speriamo bene!

Renato Ronco ha detto...

Ciao Marcella, sono curioso di sapere come ti è arrivato lo Zanthoxylum, sono piante difficili da trovare. Non conosco quella specie, comunque, viste le mie due, che non hanno paura delle temperature invernali della pianura padana, resto sorpreso che il beecheyanum sia sensibile al freddo, ma non ho potuto documentarmi su quella specie.
Dei miei due, uno arriva da semi presi in un giardino botanico, l'altro attraverso una strada più insolita. Tutti e due si riproducono con facilità da seme. Le mie due specie sono monoiche, mentre altre parrebbe di no.
Non disperare, il fatto che stia perdendo le foglie di per se non è un brutto sintomo.

Marcella Scrimali ha detto...

Ah la strada per trovarlo è stata facile, tutte queste particolarità si ritrovano, in Sicilia dal vivaista Natale Torre a Milazzo anche se un primo esemplare lo avevo acquistato in una qualche fiera non so dove. Proprio mentre ti scrivo la mia pianta in vaso sta rimettendo tutte le foglioline; speriamo bene.

Renato Ronco ha detto...

Ciao Marcella, se sta mettendo tenere foglioline tutto OK. La stagione da te è molto in anticipo, qui abbiamo neve fresca!