Non ha mai mancato di indossare la sua splendida veste autunnale; uno dei
più bei “gialli” che conosca, anche quest'anno con un autunno un po' anomalo e molte piante, come la gingkobiloba perderanno le foglie ancora verdi.
Questa betulla mi era arrivata con il nome di Betulla papirifera.
Solo dopo qualche anno mi sono accorto che il nome non era giusto. Ho dovuto
perdere un po’ di tempo per risalire al nome corretto: Betula lenta.
Betula lenta. A destra, con le foglie ancora completamente verdi, B, nigra |
La sua corteccia scura assomiglia un po’ a quella di un ciliegio, non si sfoglia come nelle betulle più comuni. In realtà si è dimostrata vigorosa, anche se non ha la stessa spinta vegetative delle sue vicine, B. nigra e B. jula.
Come spesso accade i “lenti" sono più saggi, più tosti; nei vari anni le sue vicine sono state più volte danneggiate dalla neve, con la rottura di rami anche importanti. Lei, la lenta, non ha mai patito nulla.
4 commenti:
E' vero, a volte basterebbe rallentare per migliorare la qualità della nostra vita, per essere più consapevoli e più forti.
Bellísimos los colores del otoño!!
Después de todo este tiempo que hemos compartido y por este blog tan hermoso, tienes un PREMIO para tí en mi blog, un premio merecidísimo y que lleva todo mi cariño ¡pásate a buscarlo cuando quieras, Renato!
Mil besos.
Buenas tardes.
Os seguimos desde rioMoros.
Enhorabuena por el blog.
Saludos
Sì, grazie Taro, adesso riesco a leggere. Chissà cos'era successo. Buona serata e buona settimana a tutti!
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