martedì 17 maggio 2011

Musa paradisiaca


Banane a Torino!
Ho aspettato tre anni prima di poter raccogliere le banane direttamente dall'albero, a casa mia.
La Musa basjoo chiamata anche Musa Japonica sopporta moderatamente il freddo, pochi gradi sotto lo zero non la danneggiano, ma è in grado di sopravvivere anche temperature di - 10° se si ripara la base con foglie o altro. Tutte le parti esposte al gelo moriranno, ma in primavera ricaccerà con un vigore insospettabile. Nel mio clima il secondo anno produrrà il fiore, a cui seguiranno bananine microscopiche immangiabili che restano di colore verde. E' opinione diffusa che le banane non riescano a crescere perché il clima è troppo freddo. Sbagliato, non crescono perché quella specie semplicemente non è programmata per fare banane da mangiare.
Da tempo avevo visto nelle posizioni più riparate della nostra riviera Ligure delle piante di musa che portavano banane eduli, un po' più corte e tozze di quelle che si trovano dai fruttivendoli. Volevo averle. Si chiama Musa paradisiaca, mi sono procurato una piantina ed è partita la sfida. Mi era chiaro che era più sensibile al freddo della M. basjoo, per cui le dedicai più attenzioni. Cresce velocemente la pianta e al sopraggiungere dell'inverno l'ho ritirata in un magazzino con pochissima luce, ma a temperatura costante sui 14/15°; superò benissimo l'inverno. Il secondo anno doveva fiorire, ero sempre lì a guardare, per raccogliere un segno che annunciasse la fioritura, e arrivò. Lo capii dallo sviluppo limitato della nuova foglia. L'infiorescenza è una specie di grande bozzolo avvolto da brattee marrone rossiccio.
Cominciò ad allungare il gambo, reclinato, e quando si sollevò la prima brattea, scoprendo i fiori, fu una sorpresa per me: non assomigliavano per nulla a quelli della M. basjoo, che conoscevo bene, erano più grandi, e di colore rosato, sembravano fiori di orchidea. La certezza che le banane si svilupperanno si avrà quando da reclinate verso il basso passeranno a “guardare in alto”. Dopo i primi due caschetti, pur continuando a fiorire, le bananine abortivano e cadevano, per cui tagliai l'apice che avrebbe continuato a crescere sottraendo nutrimento alla pianta. Un mattino vidi che il gambo che portava il frutto era inesorabilmente piegato a gomito. Disperato pensai che tutto era perduto, bisognava ricominciare da capo. Comunque, non si deve mai rinunciare a lottare, in poco tempo feci un sostegno in ferro con un gambo telescopico per poterlo inserire da sotto, e senza nessuna convinzione lo misi a sorreggere i frutti. Funzionò, e le banane cominciarono a crescere: una ventina, un po' poche, ma mi bastavano. Venne l'autunno, bisognava ritirare la pianta con le sue banane verdi e ben sviluppate, ma l'albero era cresciuto parecchio, non ci stava in altezza nel magazzino. Non avevo un altro posto idoneo, per cui dovetti ritirarlo inclinato, poco più di 45°.
Mi aspettavo la maturazione verso fine primavera, inizio estate, quando avrei rimesso la pianta all'aperto, ma mi sorprese, maturò a metà aprile, ancora nel buio del magazzino. Immaginatevi la mia emozione nel raccoglierle!

11 commenti:

taro ha detto...

Incredibile! Deve essere stato uno sbattimento, ma che soddisfazione! Ed erano buone?

Anonimo ha detto...

Complimenti per essere riuscito a farla fruttificare.Io ho una musa basjoo è al 3 anno ma non sono ancora riuscita a vedere il fiore.come ti comporti dopo la fine dell'inverno lo tagli tutto? ciao

Renato Ronco ha detto...

In quale regione sei?
Gli inverni possono esser molto diversi da posto a posto. Comunque se la tagli tutta non vedrai mai un fiore, perché di solito fiorisce il secondo anno.

Anonimo ha detto...

sono di Torino,questo fine inverno li ho tagliati a un metro di altezza ed ora già sono altissimi, spero prima del freddo a vedere il fiore. Pensi che sia possibile secondo la tua esperienza?

Renato Ronco ha detto...

Io non le ho mai tagliate a quell'altezza. I primi anni dopo le prime gelate gli tagliavo le foglie e gli imbottivo il fusto per proteggerle dal gelo. Ora, il mio interesse è concentrato sulle M. paradisiache e la M. freddy, le basijo mi limito a coprire la base con le loro stesse foglie. Le tue potrebbero anche fiorire, presto lo sapremo.

Anonimo ha detto...

le taglio perche il fusto sembra bollito marcio, invece quest'anno ho notato che dal centro iniziavano a spuntare le foglie.Complimenti ad essere riuscito a far fruttificare,erano mangiabili?Rosita

Renato Ronco ha detto...

Buonissime!!!

Anonimo ha detto...

Un informazione in che mese fa il fiore la musa basjoo e di che colore è? Le mie continuano a srotolarsi foglie enormi ma niente per ora. Rosita

Renato Ronco ha detto...

Nei climi freddi, come a Torino, fioriscono il secondo anno in estate avanzato. L'infiorescenza è più corposa di quella della M. paradisiaca e le brattee sono di colore verde/giallo. I fiori sono bianchi e più piccoli, i frutti piccoli, verdi e insignificanti.
Se non sono protette, in inverno tendono a gelare, per ricacciare dalla base in primavera, ma in questo caso non arriveranno mai a fiorire.

lucrezia ha detto...

queste sfide mi hanno sempre intrigata ,, non sapevo che il banano fiorisca ogni due anni... interessante saperlo.
anch'io mi sono cimentata in una sfida ..
da una vacanza in marocco ho ammirato la bellissima jacaranda ..
portai alcuni semi dai quali nacquero diverse piante .. alcune le regalai ( morte) stecchite..
le mie le curai con determinazione .. un anno fecero i fiori .. vinsi la sfida .. anche perchè abito a nord del veneto ..
tante notizie della jacaranda non le sapevo ..
i fiori si sviluppano sulle punte dei rami ..
non sono piu' stata capace di farla rifiorire.
la tengo come una grande felce .. (la pianta naturalmente è in un vaso capiente)

lucrezia ha detto...

ho una piantina di banana ,le grandi foglie hanno un alone scuro, che prende tutta la nervtura centrale delle foglie . è una varieta cosi', la pianta è ancora piccola circa :60cm ., questo inverno la riparero'in una stanza luminosa senza riscaldamento .. potrebbe resistere senza che il fusto marcisca?
saluti da luc..