Non si incontrano facilmente, nei vivai o nei giardini gli
Haemantus.
Strane bulbose sud africane, sensibili al gelo ma comunque
resistenti al freddo non troppo intenso. Possono svernare in sera fredda oppure
vivere all’aperto nelle zone “mediterranee”.
Appartengono alla famiglia delle amarillidacee, famiglia che
fa la parte del leone nella flora dell'Africa australe.Dopo la caduta delle bacche lo stelo rimane a lungo |
Ne ho due specie, l’H. albidus, il più comune e l’H.
coccineus.
Pur assomigliandosi, a parte il colore, uno bianco e l’altro rosso, come suggeriscono i
nomi, il loro sviluppo è parecchio diverso.
Il coccineus ha foglie carnose, molto, larghe e molto
lunghe, arrivano anche a 50 cm. Forse nel loro allungamento centra anche il
fatto che nel periodo in cui si sviluppano sono in serra, in carenza di luce e
eccesso di umidità. In primavera
ingialliscono e cadono. La pianta sta a riposo fino in autunno quando fiorirà
prima di sviluppare le nuove foglie.
L’albidus ha foglie larghe ma non si allungano e non cadono,
sta a riposo con le sue foglie verdi (un po’ glauche). Le mie piante fioriscono
15 giorni dopo il coccineus, giusto in tempo per evitare che possa ibridarli.
H. coccineus |
H. coccineus, bacche non ancora mature |
Il coccineus, fioritomi per la prima volta, mi ha fatto solo
due bacche, diventate molto grandi, come una nocciola. A maturità completa
erano di un colore bianco opalescente. Quando le ho prese per recuperare i semi
una scoperta; in una bacca c’erano tre seni e nell’altre due.
L’albidus, che semino regolarmente da tre anni, ha una
crescita esasperatamente lenta; penso occorreranno 6/7 anni prima di arrivare a
fiorire, in cambio, nascono con facilità.
Incredibile, questi semi di coccineus li avevo posati
provvisoriamente 15 giorni fa in una terrina, stanno germogliando, in serra
fredda con temperature di notte attorno ai 5°
|
H .albidus di tre anni
H. albidus di
un anno
Sono piante facili, senza esigenze particolari, unica
attenzione l’irrigazione: bagnare poco quando sono a riposo.
7 commenti:
Grazie per permetterci di guardare oltre i ciclamini e le stelle di Natale! Buon anno di cuore.
Confesso di non conoscere assolutamente niente di questa pianta ma mi documenterò con calma. Quel che è importante è il tuo ritorno, sicuramente potrai stupirci con altre curiosità.
Bentornato Renato!! Sentivamo la tua mancanza. Incredibili queste bulbose africane. Sembrano esseri preistorici... Cosa sarebbe quel frutto arancione che compare nella quarta foto? Una zucca?
questa non la conoscevo, bello iniziare l'anno imparando cose nuove!
Buon anno Marina
Cari Marina e signore delle rose, mi sorprende scoprire che non conoscete una pianta!
Per Taro, il frutto arancione è un agrume, più precisamente un cedro.
Yo tampoco conozco esta planta, no debe de ser muy frecuente cultivarla tal vez por la lentitud de su crecimiento.
Os deseo un Feliz Año a todos!!
So anche questa pianta non dovrebbe essere molto frequente coltivare forse rallentare la loro crescita.
Vi auguro un Felice Anno Nuovo a tutti!
Baci.
Talmente bella che spero di trovarla in giro da qualche parte. mi piacerebbe studiarla e disegnarla.
Grazie di averla pubblicata.
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