sabato 19 giugno 2010

Il Parco San Grato



La nascita del Parco San Grato sulla collina di Carona, vicino a Lugano (Svizzera) risale all'inventore della chiusura lampo, Il tedesco Martin Winterhalter, ma chi lo creò fu l'industriale Luigi Giussani, che acquistò la proprietà nel 1957.
Su di una superficie di 62.000 metri quadri iniziò a disboscare e a piantare non solo rododendri e azalee, ma anche molte conifere particolari.
Nel 1988 alla scomparsa di Giussani l'Unione Banche Svizzere divenne proprietaria dell'intero complesso, che non comprendeva solo il parco.
Dal 1997 il solo parco passò nelle mani di Lugano Turismo.
Il parco è sempre visitabile gratuitamente.
La manutenzione è stata per anni sommaria, con la creazione di diversi sentieri e di un parco giochi per i bambini.
La crescita dei rododendri, e il loro impianto iniziale ravvicinato, ha creato nel tempo grandi macchie impenetrabili.
Nell'ultimo anno ho notato un aumento nei lavori di manutenzione, con taglio a raso di grandi gruppi di rododendri, non so con quale intento: in certe zone penso per liberare la veduta sul lago di Lugano, in altre non ne ho capito il senso. Preferivo una manutenzione più leggera.
Capisco ancora meno la collocazione di grandi opere di arte moderna, che trovo una dissonanza in un contesto così naturale.
Durante la stagione della fioritura dei rododendri vale certamente una visita; in certe parti sembra di essere nei boschi delle montagne dello Yunnan.

1 commenti:

signore delle rose ha detto...

Sono sempre più frequenti le situazioni in cui si possono notare le intrusioni dell'"Arte moderna" in ambienti naturali. Per quel che mi riguarda le vedo come un pugno in un occhio, sinceramente preferisco inserimenti di quella che oggi è definita "Land Art".