sabato 26 novembre 2011

Podocarpus

Case&Country luglio 2011
Podocarpus, una storia.

Frutto e seme del Podocarpus macrophyllus

Conifere un po' strane i podocarpus, soprattutto perché si vedono poco nei giardini.
In natura sono molte le sue specie, prevalentemente presenti all'emisfero sud.
Possono assumere dimensioni di un cespuglio o di possenti alberi, come capita con il P. totara nella Nuova Zelanda. Alcuni sono più o meno sensibili alle gelate invernali. Essendo così poco diffusi nei nostri giardini, anche botanici, bisogna un po' documentarsi sulla rusticità e… sperimentare.

Podocarpus salignus
Il P. salignus, è una pianta splendida, che mi ha incantato quando l'ho vista per la prima volta, alta 6/7 metri, nel grande giardino, un po' botanico, di Villa della Quercia e Villa Azalea, a Verbania, sul lago Maggiore. Il proprietario, che per il lavoro precedente aveva girato tutto il mondo, per passione e senza approfondire più di tanto, dai paesi più disparati si era portato a casa piantine diverse e rare. Qualcuna, come la Camptoteca acuminata, aveva messo in crisi diversi botanici per anni prima che risalissero al nome, compreso me, che invitato a riconoscerla avevo dovuto darmi per vinto, ma… avevo scoperto il P. salignus.
Da quel momento nella mia testa due pensieri: sopporta il clima di Torino, e come posso averne una pianta? Per la prima domanda bisognava provare, anche se la mia enciclopedia diceva di sì; per la seconda, chiesi e ottenni dal proprietario, qualche rametto.

A casa avevo dei P. macrophyllus, e subito ne usai una decina come porta innesti, sperando che ci fosse compatibilità tra i due. Feci anche qualche talea.
Con il mio innesto la magia avvenne; tutti attecchirono.

Podocarpus macrophyllusPer le talee il risultato fu meno scontato, dopo una lunga radicazione qualcuna attecchì, ma rispetto a quelle innestate lo sviluppo è stato decisamente inferiore.
Le informazioni che avevo davano più resistente al freddo il P. salignus, rispetto al P. macrophilla, ma dopo qualche brutto inverno posso asserire il contrario: il macrophylla li ha superati senza problemi, mentre il P. salignus si è dimostrato meno rustico; l'inverno 2009/10, con le giornate fredde in anticipo sulla stagione, anche se non li ha uccisi li ha comunque danneggiati seriamente.
Ne ho provati altri, quasi tutti con la tendenza ad un portamento cespuglioso.

Podocarpus nagi

Da qualche anno ho scoperto una nuova pianta, anche questa sta prosperando nel vivaio/giardino, riprodotta con il solito innesto: il Podocarpus nagi, dalla classificazione più che mai incerta, compare in alcuni siti come nageia, agathis e altri nomi ancora. Tutti concordano comunque sull'appartenenza alla famiglia delle podocarpaceae. Pianta curiosa per essere una conifera, con le sua grandi foglie. Pianta da collezionista, da giardino botanico, ben difficile da trovare in commercio.

1 commenti:

signore delle rose ha detto...

Devo dire sinceramente che non conoscevo e non ho mai incontrato questa pianta. Il suo modo di fruttificare mi ricorda molto il tasso. Ancora una volta Renato ha presentato una pianta veramente poco conosciuta.