Case&Country gennaio 2010
Questo periodo della stagione è un po' strano per il giardino. Di solito dedichiamo il nostro tempo a tutta una serie di lavori rinviati durante il resto dell'anno; con la scusa che le piante richiedono meno le nostre cure ci si dedica a riparare una tettoia, modificare l'impianto idrico, aggiustare stradini... In questo modo diventiamo distratti, osserviamo meno la natura, trascuriamo anche le piante pensando che non abbiano nulla da offrirci, pensiamo che stiano dormendo sonni profondi. Chissà se sognano le piante? Io penso di si, e temo che molte sognino di trovare un giardiniere migliore…--------Edgeworthia chrysantha (ibrido)
Spesso ci sfuggono, mi sfuggono, i primi segni di un risveglio alle porte. Quante volte ho scoperto l'Hamamelis completamente fiorito, con i fiori che non hanno paura del freddo e allungano gli scapigliati petali, non mancano nemmeno di un leggero profumo; quasi noto di più i bei colori autunnali delle sue foglie.
Stranamente sono più attento verso le edgeworthia, il loro fiorire è meno improvviso, l'apertura dei suoi ricchi mazzetti reclinati di fiori protetti da una sericea peluria è più prevedibile, più lento, a volte l'apertura dei fiori, già promessa, si ferma per l'arrivo di qualche giornata più fredda.--------------Edgeworthia chrysantha
Viene data come pianta che non sopporta il freddo intenso; la mia, a Torino dove in un inverno normale come l'anno scorso, la temperatura scende facilmente a -10°, senza nessuna protezione se la cava benissimo.
Anche sui consigli per la riproduzione ho qualche riserva, semi non ne ho ancora visti, e le talee non manifestano grandi entusiasmi nel radicare. Per contro produce molti ricacci dalla base, se si tiene il colletto rincalzato faranno radici e si potranno staccare con facilità dalla pianta madre.
Forma un bel cespuglio compatto e arrotondato, rami e foglie assomigliano abbastanza ad una Daphne mezzereum, d'altronde sono della stessa famiglia, le thymelaeaceae.
Perde parzialmente o totalmente le foglie in funzione del freddo.
Come quasi tutte le appartenenti alle thymelaeaceae. non amano i trapianti e i ristagni di acqua. Il compianto Peter Smhiters, grande giardiniere, nel suo giardino in Svizzera, a Vico Morcote, aveva introdotto una bellissima e rara varietà a fiore arancio, che è però risultata molto più debole della specie.--------------------Stachyrus praecox
Lo stachyurus (fam. Stachyuraceae) mi è arrivato per ultimo, 5/6 anni fa. Era una novità allora, resta comunque ancora poco visto nei giardini anche adesso; un piccolo arbusto che appena lo vidi mi colpì. I suoi delicati grappoli penduli, di un colore giallo citrino, si notano perché portati sui rami scuri ancora nudi e risaltano sullo sfondo di un cielo spesso grigio perché l'inverno non ci ha ancora lasciato. Viene definito da qualche testo un'acidofila, in realtà cresce in qualsiasi terreno con un minimo di fertilità, mentre non ama stare a lungo in vaso. Non ho bisogno di ricorrere a faticose talee per riprodurlo, alcuni semi delle piccole bacche sferiche che seguono i fiori, rimanendo sui rami fino all'autunno, mi nascono attorno alla pianta nella primavera successiva.
Questo periodo della stagione è un po' strano per il giardino. Di solito dedichiamo il nostro tempo a tutta una serie di lavori rinviati durante il resto dell'anno; con la scusa che le piante richiedono meno le nostre cure ci si dedica a riparare una tettoia, modificare l'impianto idrico, aggiustare stradini... In questo modo diventiamo distratti, osserviamo meno la natura, trascuriamo anche le piante pensando che non abbiano nulla da offrirci, pensiamo che stiano dormendo sonni profondi. Chissà se sognano le piante? Io penso di si, e temo che molte sognino di trovare un giardiniere migliore…--------Edgeworthia chrysantha (ibrido)
Spesso ci sfuggono, mi sfuggono, i primi segni di un risveglio alle porte. Quante volte ho scoperto l'Hamamelis completamente fiorito, con i fiori che non hanno paura del freddo e allungano gli scapigliati petali, non mancano nemmeno di un leggero profumo; quasi noto di più i bei colori autunnali delle sue foglie.
Stranamente sono più attento verso le edgeworthia, il loro fiorire è meno improvviso, l'apertura dei suoi ricchi mazzetti reclinati di fiori protetti da una sericea peluria è più prevedibile, più lento, a volte l'apertura dei fiori, già promessa, si ferma per l'arrivo di qualche giornata più fredda.--------------Edgeworthia chrysantha
Viene data come pianta che non sopporta il freddo intenso; la mia, a Torino dove in un inverno normale come l'anno scorso, la temperatura scende facilmente a -10°, senza nessuna protezione se la cava benissimo.
Anche sui consigli per la riproduzione ho qualche riserva, semi non ne ho ancora visti, e le talee non manifestano grandi entusiasmi nel radicare. Per contro produce molti ricacci dalla base, se si tiene il colletto rincalzato faranno radici e si potranno staccare con facilità dalla pianta madre.
Forma un bel cespuglio compatto e arrotondato, rami e foglie assomigliano abbastanza ad una Daphne mezzereum, d'altronde sono della stessa famiglia, le thymelaeaceae.
Perde parzialmente o totalmente le foglie in funzione del freddo.
Come quasi tutte le appartenenti alle thymelaeaceae. non amano i trapianti e i ristagni di acqua. Il compianto Peter Smhiters, grande giardiniere, nel suo giardino in Svizzera, a Vico Morcote, aveva introdotto una bellissima e rara varietà a fiore arancio, che è però risultata molto più debole della specie.--------------------Stachyrus praecox
Lo stachyurus (fam. Stachyuraceae) mi è arrivato per ultimo, 5/6 anni fa. Era una novità allora, resta comunque ancora poco visto nei giardini anche adesso; un piccolo arbusto che appena lo vidi mi colpì. I suoi delicati grappoli penduli, di un colore giallo citrino, si notano perché portati sui rami scuri ancora nudi e risaltano sullo sfondo di un cielo spesso grigio perché l'inverno non ci ha ancora lasciato. Viene definito da qualche testo un'acidofila, in realtà cresce in qualsiasi terreno con un minimo di fertilità, mentre non ama stare a lungo in vaso. Non ho bisogno di ricorrere a faticose talee per riprodurlo, alcuni semi delle piccole bacche sferiche che seguono i fiori, rimanendo sui rami fino all'autunno, mi nascono attorno alla pianta nella primavera successiva.
1 commenti:
Fantastico l'ibrido di Edgeworthia chrysantha, mi ricordo che l'abbiamo vista a Villa Taranto, un arbusto dalle dimensioni importanti.
Nel nostro giardino l'Edgeworthia ha ceduto al secondo anno dall'impianto non sopportando l'inverno umido associato al vento freddo di Bora.
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