mercoledì 6 luglio 2011

Gymnocalycium ragonesei

Ne avevo promessi 3 e questo è l'ultimo. Il Gymnocalycium ragonesei è un piccolo cactus a crescita lenta. Sembra che nel suo habitat originale (Salinas Grandes de Córdoba, Argentina) sia praticamente estinto. Ha bisogno di sole, ma non troppe ore di esposizione diretta. Va bagnato d'estate e tenuto secco d'inverno. Può tollerare temperature di qualche grado sotto zero.

6 commenti:

Marta ha detto...

Oh no, scrivi che è quasi estinto e adesso mi sento in colpa per quello che ho fatto morire anni fa...

taro ha detto...

heh.. ammetto che sia un "dato di Pirro" ...perchè io non ho mai messo piede in Argentina... Si tratta di un'informazione che ho letto più volte in internet ...e da prendere con le pinze. Mi chiedevo infatti come può essere così diffuso tra i rivenditori specializzati, ma raro nel suo habitat naturale.

Marta ha detto...

Non è il primo manuale che trovo che dice cose di questo genere, sul pericolo di estinzione di alcune piante grasse. Verità? o solo un modo per giustificare l'entusiasmo di certi collezionisti, non sempre comprensibile ai non addetti ai lavori? secondo me è purtroppo vero.

signore delle rose ha detto...

Vista la bellezza e l'interesse che suscitano sempre le cactacee si potrebbe suggerire a Renato di ricavare nel blog un angolino dedicato
alle "grasse" di Taro.

taro ha detto...

Grazie Romeo, ci avevamo pensato infatti, ma non sarà uno spazio di grasse in generale, dato che si tratta un mondo tanto vasto che le mie poche piantine non possono che far sorridere i veri esperti. Io ho semplicemente la fortuna di vivere in un clima favorevole a queste piantine. Farò invece uno spazio intitolato "Le Kalanchoe di Taro"... almeno sarà una selezione di grasse poco conosciute e abbastanza inedita... Aspetterò almeno ad averne caricate nel blog una dozzina. Il problema è che per ora, la maggioranza delle mie kalanchoe non hanno ancora mai fiorito.

verderame ha detto...

anche io ne ho uno,anzi lo avevo perchè, dopo la fioritura di quest'anno di ben due fiori distanziati tra loro di alcuni giorni, di è afflosciato su sè stesso e mummificandosi è morto. REsta il ricordo di due bellissimi fioriMarina