Case&Country aprile 2010
Una città straordinaria Barcellona, in continuo fermento urbanistico e artistico.
Il modernismo catalano ha lasciato segni vistosi, in particolare con le opere del suo architetto più importante: Antoni Plàcid Guillem Gaudí (1852-1926); inimitabili le sue realizzazioni. Ho un ricordo che risale a oltre 40 anni fa, della Sagrada Familia, che gli ha valso il nome di “architetto di Dio”, e sono tra quelli che avrebbero voluto conservarla così come era, incompiuta. Vederla ora, con i lavori di completamento in fase avanzata, non mi provoca le stesse emozioni.
Gaudì fece anche dei giardini, il più famoso Parc Guell, dove, per la verità la parte vegetale è certamente in secondo piano.
Parc de la Ciutadela è il più grande di Barcellona; non basta una giornata per visitarlo, anche perché vi sono diversi musei.
La storia del parco risale al 1888, anno della Universal Exposition e in questa area, ora centrale, si creò questo grande giardino, che inglobava armoniosamente le costruzioni esistenti meritevoli di essere conservate e altre realizzate per l'occasione.
Arrivando dal Passeig. de Picasso quatto costruzioni si allineano verso il corso, molto diverse tra di loro.
L'Umbracle ha richiamato subito la mia attenzione, ben più del Castell dels Tres Dragons, progetto di Lluís Domènech i Montaner che trovo un po'incombente, ora sede del museo di zoologia, e che venne realizzato in occasione della mostra, per servire da ristorante.
L'Umbracle, che nasce per ospitare quelle piante che non amano i raggi diretti del sole, non ha certo le dimensioni di quello realizzato in epoca ben più recente a Valencia, ma ha ben altro fascino. Una grande struttura in ghisa è stata ricoperta con listelli di legno spaziati in modo da ridurre il passaggio dei raggi del sole; questa protezione, pur aperta, protegge anche moderatamente dal freddo.
Al suo interno predominano le piante verdi come palme, filodendri e felci, ma è la struttura in se che trovo splendida e maestosa.
Vicino si trova l'Hivernacle costruzione completamente diversa, in muratura e coperta con vetri.
Doveva ospitare le piante più sensibili al freddo, ma mi pare che oggi non sia utilizzato al meglio sotto questo aspetto. Nella stagione fredda capita spesso di trovarli chiusi al pubblico. L'Hivernacle pare venga usato saltuariamente per concerti e cerimonie.
L'Umbrachle e l'Hivernacle sono uniti dal museo di geologia, il più vecchio museo della città, costruito nel 1878 in stile neo-classico dall'architetto Antoni Rovira i Trias.
Il parco nella sua vastità comprende molte altre cose, come “La Cascada”, una imponente fontana marmorea,.
Un lago di discrete dimensioni consente un giro su barchette noleggiate.
Molte sono le piante interessanti sia per la rarità botanica che per le dimensioni e mi limito ad un breve elenco: Podocarpus macrophyllus, Phytolacca dioica, varie yucche, Pinus montezuma,e Cocculus laurifolius…
Il parco risente un po' della centralità: è troppo frequentato, e il peso delle persone sulle piante è evidente
Una città straordinaria Barcellona, in continuo fermento urbanistico e artistico.
Il modernismo catalano ha lasciato segni vistosi, in particolare con le opere del suo architetto più importante: Antoni Plàcid Guillem Gaudí (1852-1926); inimitabili le sue realizzazioni. Ho un ricordo che risale a oltre 40 anni fa, della Sagrada Familia, che gli ha valso il nome di “architetto di Dio”, e sono tra quelli che avrebbero voluto conservarla così come era, incompiuta. Vederla ora, con i lavori di completamento in fase avanzata, non mi provoca le stesse emozioni.
Gaudì fece anche dei giardini, il più famoso Parc Guell, dove, per la verità la parte vegetale è certamente in secondo piano.
Parc de la Ciutadela è il più grande di Barcellona; non basta una giornata per visitarlo, anche perché vi sono diversi musei.
La storia del parco risale al 1888, anno della Universal Exposition e in questa area, ora centrale, si creò questo grande giardino, che inglobava armoniosamente le costruzioni esistenti meritevoli di essere conservate e altre realizzate per l'occasione.
Arrivando dal Passeig. de Picasso quatto costruzioni si allineano verso il corso, molto diverse tra di loro.
L'Umbracle ha richiamato subito la mia attenzione, ben più del Castell dels Tres Dragons, progetto di Lluís Domènech i Montaner che trovo un po'incombente, ora sede del museo di zoologia, e che venne realizzato in occasione della mostra, per servire da ristorante.
L'Umbracle, che nasce per ospitare quelle piante che non amano i raggi diretti del sole, non ha certo le dimensioni di quello realizzato in epoca ben più recente a Valencia, ma ha ben altro fascino. Una grande struttura in ghisa è stata ricoperta con listelli di legno spaziati in modo da ridurre il passaggio dei raggi del sole; questa protezione, pur aperta, protegge anche moderatamente dal freddo.
Al suo interno predominano le piante verdi come palme, filodendri e felci, ma è la struttura in se che trovo splendida e maestosa.
Vicino si trova l'Hivernacle costruzione completamente diversa, in muratura e coperta con vetri.
Doveva ospitare le piante più sensibili al freddo, ma mi pare che oggi non sia utilizzato al meglio sotto questo aspetto. Nella stagione fredda capita spesso di trovarli chiusi al pubblico. L'Hivernacle pare venga usato saltuariamente per concerti e cerimonie.
L'Umbrachle e l'Hivernacle sono uniti dal museo di geologia, il più vecchio museo della città, costruito nel 1878 in stile neo-classico dall'architetto Antoni Rovira i Trias.
Il parco nella sua vastità comprende molte altre cose, come “La Cascada”, una imponente fontana marmorea,.
Un lago di discrete dimensioni consente un giro su barchette noleggiate.
Molte sono le piante interessanti sia per la rarità botanica che per le dimensioni e mi limito ad un breve elenco: Podocarpus macrophyllus, Phytolacca dioica, varie yucche, Pinus montezuma,e Cocculus laurifolius…
Taxodium disticum - Parc de la Ciutadela |
3 commenti:
ho visitato questo parco di barcellona . è vero è molto affollato . daltronde se è un parco cittadino viene frequentato spesso. nel laghetto ho visto una conifera molto particolare aveva i rami con le frange . non avrei mai fatto un giro in barca chissa' perchè avevo l'impressione che sotto avesse le sabbie mobili . i padiglioni di piante delicate li ho trovati abbstanza dimessi con vetrate e tetti rotti , ma tuttavia pieno di piante verdi . mi pare di averne conosciuta qualcuna., quelle che si usano negli appartamenti ..
molto bella barcellona molto trafficata ma per nulla caotica .. ciao
Ho aggiunto una foto Lucrezia, è quella la conifera che ha visto nel laghetto?
signor renato se desidera le spedisco via mail la foto delle conifera fatta a barcellona , penso sia la stessa che ho visto postata perchè mi ricordo delle anatrelle che girano attorno ..
non è che sia una gra foto perchè avevo una semplice digitale . comunque almeno si vede la chioma . saluti da luc
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