Case&Country novembre 2009
Il mio primo incontro con il Pinus sabiniana é avvenuto nel lontano 1964.
Sono stato subito affascinato dalle dimensioni degli strobili, i più grandi che abbia conosciuto (oltre 20 cm.) Ricordo ancora con quanta fatica mi sono arrampicato per raccogliere le pigne che si vedevano sui rami più alti, quelle cadute in terra avevano già perso i semi ed erano anche rovinate dal tempo. Riuscii a raccoglierne alcune.
Per la precisione i testi danno di dimensione maggiore gli strobili del Pinus coulteri, ma l'unico strobilo che io ho potuto raccogliere da un coulteri, aveva dimensioni inferiori.Il gruppo di P. sabiniana dove ho raccolto i primi semi non esiste più purtroppo, come molte altre piante botanicamente preziose. Si trovava nell'Arboreto Taurinense sulla collina di Torino.
I semi così raccolti (simili ai pinoli e commestibili) successivamente seminati, sono germinati e cresciuti in fretta. Di queste prime piante, cinque, ormai di grande dimensione, si trovano su terreni di mia proprietà e tutti gli anni producono numerosi strobili che continuano ad affascinarmi e ad... impensierirmi. Entro due/tre anni anche i miei P. coulteri, piantati successivamente, dovrebbero produrre le prime pigne, così avrò un confronto diretto sulla dimensione.Gli strobili sono così grandi che quando si staccano dall'albero e cadono, di solito al quarto, quinto anno, costituiscono un serio pericolo per tutto quanto si trova sotto, persone o cose, non sono solo grossi e pesanti, le squame hanno anche lunghi mucroni uncinati e molto appuntiti.
I pinus sabiniana che ho piantato fruttificano da molti anni ed hanno iniziato a produrre strobili verso il quindicesimo anno, molto presto per un albero che dimostra una grande spinta vegetativa anche in età adulta.
I semi di questo secondo gruppo di pinus hanno ormai dato la vita a numerose piantine di terza generazione.
E' un pino “trino” (aghi affastellati a tre), e questo facilita molto la sua identificazione. Gli aghi sono di colore grigio/verde abbastanza lunghi, 20/30 cm. e semi rigidi. In natura occupa estese aree nelle zone montuose della California. E' una pianta di rapida crescita, tanto che da giovane soffre un po' di allettamento.
Mantiene il vigore anche in età adulta. Ha bisogno di spazio e di luce per crescere bene e si adatta a tutti i terreni, anche ai suoli siccitosi e argilloso/calcarei.
In questi ultimi, ha dimostrato un vigore sorprendente; in competizione con altri pinus, in una sorta di piccolo arboreto che ho, ha dimostrato di essere di gran lunga il più vigoroso dei conosciuti P. strobus, P. excelsa, P. austriaca, al punto che lo consiglierei per piantagioni da legno.
E' un peccato che non venga impiegato maggiormente nei giardini, per il suo valore estetico oltre come rarità botanica, anche se a causa della “pericolosità” rappresentata dalla caduta dei suoi strobili, non suggerirei l'impianto in un giardino pubblico.
Il mio primo incontro con il Pinus sabiniana é avvenuto nel lontano 1964.
Sono stato subito affascinato dalle dimensioni degli strobili, i più grandi che abbia conosciuto (oltre 20 cm.) Ricordo ancora con quanta fatica mi sono arrampicato per raccogliere le pigne che si vedevano sui rami più alti, quelle cadute in terra avevano già perso i semi ed erano anche rovinate dal tempo. Riuscii a raccoglierne alcune.
Per la precisione i testi danno di dimensione maggiore gli strobili del Pinus coulteri, ma l'unico strobilo che io ho potuto raccogliere da un coulteri, aveva dimensioni inferiori.Il gruppo di P. sabiniana dove ho raccolto i primi semi non esiste più purtroppo, come molte altre piante botanicamente preziose. Si trovava nell'Arboreto Taurinense sulla collina di Torino.
I semi così raccolti (simili ai pinoli e commestibili) successivamente seminati, sono germinati e cresciuti in fretta. Di queste prime piante, cinque, ormai di grande dimensione, si trovano su terreni di mia proprietà e tutti gli anni producono numerosi strobili che continuano ad affascinarmi e ad... impensierirmi. Entro due/tre anni anche i miei P. coulteri, piantati successivamente, dovrebbero produrre le prime pigne, così avrò un confronto diretto sulla dimensione.Gli strobili sono così grandi che quando si staccano dall'albero e cadono, di solito al quarto, quinto anno, costituiscono un serio pericolo per tutto quanto si trova sotto, persone o cose, non sono solo grossi e pesanti, le squame hanno anche lunghi mucroni uncinati e molto appuntiti.
I pinus sabiniana che ho piantato fruttificano da molti anni ed hanno iniziato a produrre strobili verso il quindicesimo anno, molto presto per un albero che dimostra una grande spinta vegetativa anche in età adulta.
I semi di questo secondo gruppo di pinus hanno ormai dato la vita a numerose piantine di terza generazione.
E' un pino “trino” (aghi affastellati a tre), e questo facilita molto la sua identificazione. Gli aghi sono di colore grigio/verde abbastanza lunghi, 20/30 cm. e semi rigidi. In natura occupa estese aree nelle zone montuose della California. E' una pianta di rapida crescita, tanto che da giovane soffre un po' di allettamento.
Mantiene il vigore anche in età adulta. Ha bisogno di spazio e di luce per crescere bene e si adatta a tutti i terreni, anche ai suoli siccitosi e argilloso/calcarei.
In questi ultimi, ha dimostrato un vigore sorprendente; in competizione con altri pinus, in una sorta di piccolo arboreto che ho, ha dimostrato di essere di gran lunga il più vigoroso dei conosciuti P. strobus, P. excelsa, P. austriaca, al punto che lo consiglierei per piantagioni da legno.
E' un peccato che non venga impiegato maggiormente nei giardini, per il suo valore estetico oltre come rarità botanica, anche se a causa della “pericolosità” rappresentata dalla caduta dei suoi strobili, non suggerirei l'impianto in un giardino pubblico.
3 commenti:
Ciao, non padrone della lingua molto bene, ma trovo che il tuo blog molto interessante, Pinus sabiniana've visto solo una volta a Segovia, i loro coni sono impressionanti.
Saluti
Sono un docente dell'Istituto tecnico agrario Scarabelli di Imola.
Nel nostro arboreto abbiamo un esemplare maestoso di Pinus sabiniana ma non riusciamo a farne germinare i semi. Ci sono delle indicazioni che gentilmente può darci?
Grazie,
Roberto Rinaldi Ceroni
roberto.rinaldiceroni@istruzione.it
Mi sorprende che non germinino i semi del Pinus sabiniana. Avete verificato se sono fertili, ovvero se il seme, simile a quello del Pinus pinea, il pino dei pinoli che si mangiano, appena più lungo e dello stesso sapore è presente all’interno del tegumento protettivo?
Se non è presente potrebbe trattarsi di una sorta di sterilità, magari dovuta al fatto che è presente un solo esemplare di pianta. Vi sono casi di piante monoiche che sono però autosterili.
Nel mio caso ho due esemplari di Pinus Sabiniana vicini, e regolarmente, anche se non li semino, ne nascono sotto gli alberi. Da tre anni non succede perché sottoposti a una drastica potatura per ridurre il pericolo di caduta, sia delle pigne che dell’albero, in quanto cresciutiti vicino al confine. Ora sono stracarichi di pigne, che, presumo si apriranno entro quest’anno.
I semi delle conifere tendono a marcire facilmente appena germinati, per una serie di funghi patogeni. I vostri semi germinavano e poi morivano subito o non germinavano proprio?
Io uso le piantine dei P. sabiniana come portainnesto per i pinus a tre aghi.
Nel vostro arboreto avete pinus o conifere rare?
Buona serata
Renato Ronco
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