martedì 29 dicembre 2009

R. villosa

La R. villosa nel suo ambiente naturale, in secondo piano. Il monte sullo sfondo è chiamato "Zuc della Guardia" e presenta fori che portano a gallerie interne, riparo dei soldati italiani durante la prima guerra mondiale, il confine con l'Austria non è lontano.


Spesso le rose riservano delle sorprese, come questa osservata sulle montagne della Carnia. Si tratta di una R. villosa, conosciuta anche come R. pomifera che ha la caratteristica di essere ricca di ghiandole che allo strofinamento rilasciano un forte sentore aromatico come le Centifolie muscose. La pianta in particolare è situata a oltre 1600 mt di altezza e ciò che mi ha più colpito è stata la presenza di fiori semidoppi, di 10-12 petali. Questo particolare fa nascere molti interrogativi: mutazione, caratteristica latente o ibridazione naturale? Ho raccolto dei rametti sperando di avere una rosa che mantenga le caratteristiche osservate. Questa specie potrebbe essere confusa con R. eglanteria che però ha odore aromatico di mela verde e non presenta setole sui cinorrodi come R. villosa.

2 commenti:

Renato Ronco ha detto...

Un po' in ritardo, Buon anno.
Che fiori sono quelli in primo piano?

signore delle rose ha detto...

Quando si mette la pianta protagonista in secondo piano può passare inosservata in ogni caso le infiorescenze che più attirano l'attenzione sono quelle dell' Adenostyles Alpina (Glabra) alquanto diffusa sul territorio delle Alpi Orientali e le sue grandi macchie di colore risaltano sullo sfondo verde del paesaggio.