Case&Country luglio 2009
La ninfea gigante - Una scommessa.
E' sempre un'avventura quando si prova a coltivare una pianta per la prima volta, ma in questo caso è stata anche una sfida.
Da ragazzo, la prima volta che avevo visto in una vasca distese sull'acqua le enormi foglie di questa speciale ninfea gigante - Victoria cruziana - ero rimasto affascinato. MI trovavo nella serra di Villa Taranto, che da molti anni presenta questa pianta incredibile.--------------Le grandi foglie con i bordi
Ho pensato che ormai era arrivato il momento di provare, anche se non disponevo di una serra con l'acqua riscaldata. Devo dire che con il passare del tempo avevo anche visto qualcuno che era riuscito a farla crescere all'aperto, e se ci riescono gli altri...
Mentre ho seminato qualche seme in un piccolo acquario, alla temperatura di 28°, ho realizzato un nuovo laghetto, cinque metri per otto circa e profondo solo 60 cm. in modo che la temperatura dell'acqua salisse in fretta sotto i raggi del sole; nel frattempo nascevano i semi nel piccolo acquario riscaldato, in una percentuale vicina al 50%, e pare sia un ottimo risultato.
Avevo chiesto consigli, consultato testi e internet, sembrava molto difficile la riuscita. I consigli mi parevano più orientati a dissuadermi. Di solito io invece di rinunciare mi intestardisco maggiormente e non li seguo per nulla.
Il laghetto era impermeabilizzato con un telo di nylon, e ho semplicemente preparato quattro “isole” sommerse, ciascuna con del terriccio professionale miscelato con della terra di campo, quella che ho ricavato dallo scavo del laghetto. Una dose molto alta di concime a lenta cessione incorporata, riempito di acqua e aspettato che il sole della primavera la scaldasse.
La giusta apprensione, un paio di rinvasi, le piante nell'acquario della serra dopo un buon inizio stavano andando in crisi, la temperatura non era sotto controllo, giornate soleggiate la alzavano ben oltre i 30°. Nel frattempo controllavo la temperatura dell'acqua nel laghetto, quando ha raggiunto i 20° ho cominciato a piantare sui mucchi di terra sommersa, ad una ventina di cm. di profondità, le prime due piante.
Quasi senza che me ne accorgessi, hanno preso vigore, sempre più grandi, sono diventate enormi; ogni nuova foglia superava in dimensione la precedente, non ci stavano più nel laghetto, per crescere una spingeva via l'altra, salivano anche sulle sponde a pelo d'acqua. Pur avendole viste più volte, continuavano ad affascinarmi queste foglie enormi, di un verde brillante e tenero; la più grande, misurata, ha raggiunto il diametro di 192 cm. oltre al classico bordo rivoltato di 8/10 cm.---------------I fiori si aprono di notte
Ho scoperto a mie spese che la pagina inferiore delle foglie, dove appare la spettacolare geometria delle nervature, il gambo, anche dei fiori, sono spinosissimi; non ricordo quante volte mi sono punto.
Poi hanno cominciato a fiorire; i fiori si aprono di notte, verso il mattino e valgono una storia. Bianchi e grandi, molto grandi e doppi, arrivano a venti cm. di diametro. Con i primi raggi del sole i petali cominciano ad allargarsi e lentamente prendono una sfumatura rosa sempre più intensa, verso sera sono completamente rosa e il giorno successivo iniziano velocemente ad appassire.---------------Il fiore la seconda notte
Può darsi che qualcuno abbia visto la foto di una foglia di Victoria con un bambino seduto sopra, un classico, ma è una foto con trucco. La dimensione della foglia, con il grande margine rivoltato, sicuramente avrebbe la galleggiabilità sufficiente a sostenere un peso simile, ma la lamina fogliare è molto tenera, quasi come una foglia di lattuga e si bucherebbe subito. Basta pensare che mi sono molto arrabbiato perché le rane che popolavano il laghetto, con tanto di serenate notturne, saltandoci sopra continuavano a lacerarne le foglie.
Non si tratta di fotomontaggio, ma per fare quelle foto hanno dovuto mettere un sostegno al di sotto.
Queste sorprendenti piante si possono osservare, oltre che da me, nella grande serra di Villa Taranto Verbania Pallanza (VB) - Tel. e Fax +39 0323 556667 www.villataranto.it
oppure, all'aperto, nei “pantanal” di Villa Bricherasio,
Saluzzo (CN). Via G. Bodoni, 88 - Tel. +39 017 541061
La ninfea gigante - Una scommessa.
E' sempre un'avventura quando si prova a coltivare una pianta per la prima volta, ma in questo caso è stata anche una sfida.
Da ragazzo, la prima volta che avevo visto in una vasca distese sull'acqua le enormi foglie di questa speciale ninfea gigante - Victoria cruziana - ero rimasto affascinato. MI trovavo nella serra di Villa Taranto, che da molti anni presenta questa pianta incredibile.--------------Le grandi foglie con i bordi
Ho pensato che ormai era arrivato il momento di provare, anche se non disponevo di una serra con l'acqua riscaldata. Devo dire che con il passare del tempo avevo anche visto qualcuno che era riuscito a farla crescere all'aperto, e se ci riescono gli altri...
Mentre ho seminato qualche seme in un piccolo acquario, alla temperatura di 28°, ho realizzato un nuovo laghetto, cinque metri per otto circa e profondo solo 60 cm. in modo che la temperatura dell'acqua salisse in fretta sotto i raggi del sole; nel frattempo nascevano i semi nel piccolo acquario riscaldato, in una percentuale vicina al 50%, e pare sia un ottimo risultato.
Avevo chiesto consigli, consultato testi e internet, sembrava molto difficile la riuscita. I consigli mi parevano più orientati a dissuadermi. Di solito io invece di rinunciare mi intestardisco maggiormente e non li seguo per nulla.
Il laghetto era impermeabilizzato con un telo di nylon, e ho semplicemente preparato quattro “isole” sommerse, ciascuna con del terriccio professionale miscelato con della terra di campo, quella che ho ricavato dallo scavo del laghetto. Una dose molto alta di concime a lenta cessione incorporata, riempito di acqua e aspettato che il sole della primavera la scaldasse.
La giusta apprensione, un paio di rinvasi, le piante nell'acquario della serra dopo un buon inizio stavano andando in crisi, la temperatura non era sotto controllo, giornate soleggiate la alzavano ben oltre i 30°. Nel frattempo controllavo la temperatura dell'acqua nel laghetto, quando ha raggiunto i 20° ho cominciato a piantare sui mucchi di terra sommersa, ad una ventina di cm. di profondità, le prime due piante.
Quasi senza che me ne accorgessi, hanno preso vigore, sempre più grandi, sono diventate enormi; ogni nuova foglia superava in dimensione la precedente, non ci stavano più nel laghetto, per crescere una spingeva via l'altra, salivano anche sulle sponde a pelo d'acqua. Pur avendole viste più volte, continuavano ad affascinarmi queste foglie enormi, di un verde brillante e tenero; la più grande, misurata, ha raggiunto il diametro di 192 cm. oltre al classico bordo rivoltato di 8/10 cm.---------------I fiori si aprono di notte
Ho scoperto a mie spese che la pagina inferiore delle foglie, dove appare la spettacolare geometria delle nervature, il gambo, anche dei fiori, sono spinosissimi; non ricordo quante volte mi sono punto.
Poi hanno cominciato a fiorire; i fiori si aprono di notte, verso il mattino e valgono una storia. Bianchi e grandi, molto grandi e doppi, arrivano a venti cm. di diametro. Con i primi raggi del sole i petali cominciano ad allargarsi e lentamente prendono una sfumatura rosa sempre più intensa, verso sera sono completamente rosa e il giorno successivo iniziano velocemente ad appassire.---------------Il fiore la seconda notte
Può darsi che qualcuno abbia visto la foto di una foglia di Victoria con un bambino seduto sopra, un classico, ma è una foto con trucco. La dimensione della foglia, con il grande margine rivoltato, sicuramente avrebbe la galleggiabilità sufficiente a sostenere un peso simile, ma la lamina fogliare è molto tenera, quasi come una foglia di lattuga e si bucherebbe subito. Basta pensare che mi sono molto arrabbiato perché le rane che popolavano il laghetto, con tanto di serenate notturne, saltandoci sopra continuavano a lacerarne le foglie.
Non si tratta di fotomontaggio, ma per fare quelle foto hanno dovuto mettere un sostegno al di sotto.
Queste sorprendenti piante si possono osservare, oltre che da me, nella grande serra di Villa Taranto Verbania Pallanza (VB) - Tel. e Fax +39 0323 556667 www.villataranto.it
oppure, all'aperto, nei “pantanal” di Villa Bricherasio,
Saluzzo (CN). Via G. Bodoni, 88 - Tel. +39 017 541061
2 commenti:
Meraviglioso :)
equipaje, del tutto affascinata
Hi - I am definitely happy to discover this. Good job!
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