mercoledì 30 settembre 2009

Baron Girod de l'Ain


E' una rosa appartenente al gruppo delle Ibride Perpetue che anticiparono le rose moderne con la loro rifiorenza. La Baron Girod è stata introdotta alla fine del 1800, colpisce il margine bianco dei petali cremisi tendente al viola dal bordo sfrangiato. L'arbusto è vigoroso ma sensibile all'oidio.

4 commenti:

Renato Ronco ha detto...

Non ho mai visto questa rosa. Veramente bello il colore bianco al margine dei petali.
E' più sensibile delle altre all'oidio?

signore delle rose ha detto...

Non è una rosa difficile da trovare, deriva da una mutazione dell'Ibrido perenne "Eugene Furst".
Sicuramente è meno sensibile all'oidio di alcune rose moderne ma va posizionata in zona ventilata e non le deve mancare il sole del mattino che l'asciughi velocemente, comunque bisogna proteggerla anche con qualche trattamento.
Può formare un arbusto di oltre 2 mt di altezza ei lunghi rami possono essere piegati alla maniera inglese del "pegging down"
per favorire lo sviluppo delle gemme anche più in basso.

Renato Ronco ha detto...

Perché si chiama ibrido "perenne",
ci sono ibridi non perenni?

signore delle rose ha detto...

Gli Ibridi Perenni o anche Ibridi Perpetui (per gli inglesi Hybrid Perpetuals)sono un gruppo di rose discendenti dal ceppo delle Bourbon incrociate con Portland e Tea.
Furono chiamate così perchè dotate della preziosa virtù della rifiorenza fino a quel momento rara. Ebbero una grande diffusione tra il 1800 e il 1900.
Nessuna delle varietà appartenenti a questo gruppo produce fiori di colore giallo che comparirà sucessivamente con gli Ibridi di Tea.
Il termine "perenne" nella rosa stà a significare la possibilità di rifiorire e non la sua durata di vita. Praticamente la stragrande maggioranza delle rose esistenti è frutto di ibridazione spontanea o voluta dall'uomo.
Si presume che esistano nel mondo circa 150 specie di rose spontanee (botaniche), va detto anche che la Rosa selvatica è in continua evoluzione perchè tende a ibridarsi facilmente.