mercoledì 1 aprile 2009

Le sequoie di casa nostra

Case&Country febbraio 2009

I giganti del regno vegetale.
Mitici alberi le sequoie, almeno per me.
Basta il solo fatto che sono gli alberi che raggiungono la maggior altezza nel regno vegetale per richiamare l’attenzione.
Vivono in California, terra anche questa mitica, che ha cullato i sogni di molti, in proposito ricordo anche una bella canzone degli anni sessanta.
Verso la fine dell’800 i proprietari dei grandi parchi europei vollero piantarne nei loro giardini. Grazie a loro ora si possono vedere questi colossi in alcuni nostri giardini storici.
Purtroppo, almeno da noi, a causa di una sorta di moda in negativo portata avanti da pochi personaggi del mondo dei giardini, le sequoie, come altre splendide conifere, non vengono più proposte, privando i nostri discendenti di queste impareggiabili viste.
Due generi, notevolmente diversi tra loro le rappresentano: la Sequoia sempervirens e il Sequoiadendron giganteum, insieme detengono i primati del mondo vegetale.
Parco della Burcina - Biella, Piemonte - Sequoia sempervirens
Il portamento della S. sempervirens è slanciato, la chioma è stretta con una caratteristica corteccia spessa e spugnosa, calda e cedevole al tatto, il suo legno, di un bel colore rosso, conosciuto come Redwood, nei passati anni ha contribuito alla sua decimazione. Spetta a lei, con i suoi 112 metri, il primato della maggior altezza raggiunta.
Il Sequoiadendron giganteum nel suo abitat, raggiunge “solo” gli 85 mt. di altezza, ma il tronco ha un diametro decisamente superiore. Tuttora è in discussione se il record per il massimo diametro del tronco appartenga a questa pianta oppure ad un taxodium (Taxodium mucronatum) che si trova in Messico. La discussione non è dovuta alla misura del tronco, ma al fatto, come qualcuno sostiene, che secoli or sono i taxodium erano tre, e crescendo si sarebbero fusi insieme.
Finalmente ora sono capite, rispettate, difese e considerate al punto che agli esemplari più importanti è stato assegnato un nome. Forse l’esemplare più grande si chiama Generale Sherman. Nel passato oltre ad abbatterle per sfruttare il legname, sono state oltraggiate in vari modi, come quello di scavare una galleria nel loro tronco per poter fare passare una strada, per rimarcare la loro dimensione.
Se non si è certi del primato per il diametro del tronco, spetta senz’altro al S. giganteum il record per la maggiore massa di un essere vivente, stimata in 1490 metri cubi.
Le sequoie di casa nostra non raggiungono certo queste strabilianti dimensioni, ma comunque non passano inosservate.
Parco della Burcina - Biella, Piemonte - Sequoiadendron giganteum
Tanto la S. sempervirens che il S. giganteum sono presenti in molti parchi storici, sia privati che pubblici.
Nel Parco della Burcina, nei pressi di Biella, si può ammirare un bellissimo gruppo di S. sempervirens. E’ stato messo a dimora nel 1848, tra le prime introdotte in Europa, godono di buona salute e hanno raggiunto 46 mt. di altezza; tra i più alti alberi in Italia. Questa specie purtroppo, vuoi per l’altezza, vuoi per essere sovente isolata o comunque emergente dalle altre piante, viene spesso colpita dai fulmini, con gravi danni, che comportano normalmente la perdita della punta.
I più grandi S. giganteum italiani che conosco si trovano in Piemonte, a Roccavione, vicino a Cuneo. Con i loro 45 metri di altezza non sono da meno, ma le superano senz’altro per la circonferenza del tronco, che si avvicina ai 10 metri e mezzo.
S. giganteum è soggetta a una malattia terribile nei nostri parchi, che sembra più aggressiva verso gli esemplari giovani. Un fungo si sviluppa nei canali di conduzione ostruendoli e provocando la morte di branche importanti o della punta.
Un altro fungo che può essere devastante e che attacca quasi tutti i generi, è l’armillaria, conosciuto come “chiodino” o “famigliola” da alcuni considerato pregiato per la tavola. In pochi anni nel mio giardino ha ucciso una sequoia sempervirens che aveva ormai 40 anni.

1 commenti:

Montse ha detto...

Muy interesante toda la explicación de estos maravillosos árboles.
Creo que también alcanzan estas dimensiones por su longevidad, deben de ser ejemplares con muchos años.
Saludos.