giovedì 5 febbraio 2009

Rododendri - profumi e aromi

Pubblicato a cura della Società Italiana del Rododendro
su Rododendrinforma dicembre 2008

Sir Peter Smithers dava moltissima importanza al profumo dei fiori, tanto da attribuirgli una dimensione: la quinta, perché secondo lui la quarta era data dal mutare nel tempo delle piante.

Sono pochi i rododendri dal profumo importante. Certamente uno dei più conosciuti dagli amatori è il Rhododendron fragrantissimum, e con questo nome non poteva essere diversamente. Il suo profumo è intenso e un po’ aristocratico; scaturisce da fiori bianchi, con l’esterno rosato, molto evidente quando il bocciolo è ancora chiuso.
Facile da riconoscere anche quando non è periodo di fioritura poiché le foglie, di dimensione media, sono decisamente pelose. Devo dire che risulta essere un po’ sensibile alle gelate intense; in realtà sopporta temperature anche a -10° se non durano troppo a lungo. Quando il freddo comincia ad essere intenso il picciolo delle foglie si piega e la pianta assume un aspetto triste, come se fosse appassita, ma le foglie non cadono. Nell’inverno 2001/2002, le temperature erano rimaste per oltre un mese sotto gli 0° anche di giorno. La terra nei vasi era diventata un blocco di ghiaccio, anche in mastelli di grande dimensione e riparati sotto i tunnel.
Moltissime piante sono morte: ad esempio tutte le camelie, (sto parlando di piante in vaso, in piena terra i problemi sono stati minori). Dei pochi R. fragrantissimum che avevo, diversi si sono salvati. In realtà le piante non muoiono per l’effetto diretto del gelo, ma per disidratazione, in quanto non riescono ad assorbire i pochi liquidi che sono necessari anche d’inverno, perché il terreno attorno alle radici è completamente gelato.
Molto bello l’aspetto quando c’è il rinnovamento delle foglie: quelle destinate a cadere assumono un caldo colore arancio, e restano a lungo sulla pianta, ottenendo un bel contrasto con quelle verdi che rimarranno ancora un anno.

Il Rhododendron iteophyllum ha il fiore quasi uguale, la foglia più piccola e lanceolata. Più resistente al freddo è però meno profumato. Sono belli e particolari i rami con la corteccia che si sfoglia vistosamente nel senso longitudinale - caratteristica rara per un rododendro.

Rhododendron luteum, conosciuto genericamente come “azalea mollis” produce mazzi di fiori gialli che diffondono un buon profumo. E’ certamente il più conosciuto, vigoroso e di crescita rapida, con la caratteristica, comune a tutte le mollis, di perdere le foglie in autunno, che assumono un caldo colore rosso prima di cadere. Sono mediamente più soggetti alle infestazioni di oidio, senza peraltro subire troppi danni.

Ho avuto anche il Rhododendron mucronatum, arrivatomi come azalea indica, botanicamente Rhododendron simsii, con caratteristiche simili, le foglie sono però più pelose e il portamento meno aperto. In inverno tende a perdere parte delle foglie. Il fiore è bianco e ricordo ancora un intenso profumo.

Se pochi danno rilievo al profumo dei fiori dei rododendri, ancora meno riconoscono una importanza per la fragranza più o meno speziata delle foglie dì alcune specie e cultivar.
Le enciclopedie e i libri che trattano questo genere di normalmente dimenticano di elencare tale qualità.
Devo dire intanto che il loro aroma non si sente a distanza, normalmente bisogna strofinare le foglie per coglierlo bene, anche se quando ne avevo diversi in coltivazione, nelle giornate di vento il leggero sfregamento dei rametti tra di loro diffondeva un esotico profumo di spezie che si avvertiva anche a distanza.
I R. con queste caratteristiche sono tutti con foglie mediamente piccole.

Il Rhododendron ‘blu diamon’ è conosciuto e coltivato per il colore dei suoi fiori. La fioritura è precoce e abbondante, la pianta si copre completamente di sorprendenti e luminosi fiori blu/viola. Le foglie sono molto piccole e se leggermente strofinate emanano una intensa, piacevole fragranza di spezie. Rhododendron blu diamond
Viene considerato un R. nano, ma non è esatto. Ha un buon vigore e in pochi anni raggiunge facilmente i due metri di altezza.
Non è una specie, ma un ibrido, nato dall’incontro tra Rhododendro intrifast, e il Rhododendro augustini.

Rhododendron russatum arriva dalla Cina, la foglia piccola è simile al precedente, lo sviluppo però è più contenuto e il portamento più aperto. I fiori di un colore blu che può essere più o meno intenso, a volte leggermente più chiaro verso il centro, sono molto belli. Non è sempre facile distinguerlo da altri simili, più che dai fiori bisogna ricorrere al portamento per afferrare le differenze. La speziatura delle foglie è pressoché uguale al precedente.
Anche il particolare Rhododendron racemosum arriva dalla Cina.
Sono diverse le caratteristiche che lo rendono speciale: i fiori sbocciano non solo all’apice dei rami ma anche dalle gemme ascellari dei rami cresciuti nell’anno. Il loro colore varia notevolmente, dapprima è rosa intenso, aprendosi si può schiarire molto, ma ci può essere molta differenza da una pianta all’altra, dal quasi bianco al rosa carico. Rhododendron racemosum
Le sue foglie, strofinate, emanano un piacevole profumo che ricorda la noce moscata.

Curioso è il Rhododendron micranthum: molto minuto a partire dalle foglie, di un bel verde intenso. I fiori, bianchi, sono i più piccoli che conosco per un rododendro, sembrano quasi infiorescenze di biancospino. Rhododendron micranthum
Ci vorrebbe la fantasia di un sommelier per descrivere la lieve fragranza delle sue foglie se strofinate … un sentore di incenso con un fondo di menta.

Spesso l’olfatto può essere utile per riconoscere una pianta, e in questi particolari rododendri è senz’altro di aiuto, specie quando non sono presenti i fiori.

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