sabato 10 gennaio 2009

Il giardino di Villa Bricherasio

Case&Counytry settembre 2008

Il fascino dei giardini storici è indiscutibile. I grandi alberi centenari formano un’ossatura che è impareggiabile. Però… di solito questi giardini non trasmettono più la spinta della passione di chi li ha voluti, che ha saputo realizzarli; raramente si trasmette per eredità da una generazione all’altra.
In un giardino giovane, e per me un giardino è giovane fin verso i 50 anni, si può cogliere questa ricerca di emozioni che sa trasmettere solo chi lo ha realizzato.
Il giardino di Domenico Montevecchi, ha tutti i titoli per essere chiamato “giardino botanico”. E’ molto giovane, una quindicina di anni non sono niente per un giardino, ma le scelte sono state ben ponderate. Domenico non aveva tempo per un giardino “di alberi”, non aveva neanche troppo spazio, e ha realizzato questo giardino speciale, in tutti i sensi. Intanto una sfida nel volere piante non adatte al clima di Saluzzo; i visitatori restano incantati di fronte alle Victoria regia, o agli Euriale ferox, gigantesche nimphee tropicali; così come le colocasie e le muse, da cui ho potuto staccare e gustare una banana matura. L’elenco delle piante esotiche potrebbe essere molto lungo, solo per citarne alcune, Gunnera Manicata, Firmiana Simplex, Cinamomum canfora…
Personaggio che può sembrare un po’ ruvido Domenico, ma da ascoltare perché ha molto da dire, e lo dice in modo diretto, senza timori o riserve, specie quando parla delle sue esperienze, di cui a volte è anche, giustamente, un po’ geloso.
Guardando il giardino che nasceva e cresceva, presto si rese conto che non poteva essere “solo per lui”; doveva essere un giardino da fare conoscere, e indubbiamente, la ricerca, le collezioni di piante rare, sorprendenti e i loro accostamenti sono stati influenzati anche da questa scelta, non calcolata, ma avvenuta solo in un secondo tempo: consentire le visite.
Percorrendo i sentieri che dividono i vari ambienti si coglie l’essenza del giardino, l’armonia tra il progetto, o i progetti, esclusivamente usciti dalla testa di Domenico, e la loro realizzazione. Si intuisce la presenza continua, attenta del “giardiniere”.
Era frutticoltore prima, uno dei primi che coltivò l’actinidia in Italia, e ha mantenuto quello stile, quella praticità, quella concretezza indispensabile per avere successo quando si intraprende una nuova coltivazione.
Il giardino è suddiviso in zone fitoclimatiche, cogliendo le strane differenze di temperature invernali che caratterizzano quello spazio (12.000 mt.) a ridosso delle Alpi.
È un giardino fatto di “insiemi” dove le piante sembrano posizionate in modo casuale, ma in realtà tutto è stato studiato, elaborato.
Dominano i “border” fioriti, con accostamenti spettacolari, ma i percorsi nella zona umida, all’ombra dei pochi alberi, con collezioni di piante dalle grandi foglie sono particolarmente suggestivi, come i piccoli pergolati che formano gallerie verdi e fiorite.

Il Giardino Botanico di Villa Bricherasio si trova a Saluzzo (Cuneo, Piemonte), è visitabile il sabato e la domenica dal 25 aprile al 30 ottobre, il biglietto costa 5 euro, meglio telefonare prima - 0175 41061 cell. 3408054313. Se venite da lontano vale la pena prendere in considerazione anche una visita alla città di Saluzzo e alle sue vicine valli alpine, dove nasce il Po.

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