La passione per le collezioni è cosa antica; la più scontata è la collezione di francobolli.
Le persone hanno poi inventato le più strane, ho visto serie infinite di campanelli, le più diverse possibili statuine di gufi, teiere e così via. Nessun oggetto si può dire sia sfuggito alla fantasia degli umani.
I più ricchi si permettono collezioni di automobili (vere), quadri ecc.
Cosa diversa sono le collezioni di piante speciali o rare.
Cosa diversa perché le piante non sono oggetti archiviabili, inoltre non sono eterne, o quantomeno difficilmente la loro vita accompagna quella dei loro collezionisti. Mentre per le collezioni suddette a volte il motivo incentivante è anche il valore economico, che può aumentare con il passare del tempo, con le piante, per paradosso, pur aumentando le dimensioni spesso difficilmente aumenta il valore; in certi casi per mancanza di spazio possono diventano un problema.
Per questi motivi credo che i collezionisti di piante siano mossi da maggior passione e sensibilità degli altri collezionisti, anche perché devono dedicare tempo e cure, ricambiate dal vedere l’oggetto delle loro attenzioni modificarsi continuamente crescendo, ma non mancano le apprensioni per il loro stato di salute e in più come per gli animali domestici bisogna preoccupasi di loro quando l’assenza da casa si prolunga oltre i 2/3 giorni.
Sono così nati vivai specializzati per la ricerca di piante rare da offrire ad un pubblico limitato, appassionato e più o meno preparato.
Luciano Noaro è uno di questi vivaisti, mosso dalla passione, perché l’offerta di piante rare ha poco riscontro sul mercato, il ritorno economico non è mai pagante, i costi per procurarsi piante speciali sono sempre alti e non privi di risultati disastrosi. Oggi internet porta il mondo in casa, e attraverso la sua consultazione si può trovare qualsiasi pianta, ma non è come comprarla dal garden vicino.
Le piante più rare si trovano su siti americani, a volte inglesi e normalmente l’acquisto è “alla cieca”, mentre il pagamento è richiesto anticipato con carta di credito. Spesso si devono acquistare semi, non piantine e in questo caso ho verificato personalmente quanti di questi non nascono o non sono della specie richiesta.
Conosco molti vivaisti e proprietari di garden; la maggior parte di essi sono purtroppo più che altro commercianti, ma non per questo devono essere evitati, solo quando propongono piante o danno consigli in malafede per il puro obbiettivo di vendere diventano criticabili. L’importante per l'acquirente è - cosa che può essere difficile - conoscere l’affidabilità dei consigli. Quando si ha a che fare con un vivaio collezionista questi rischi di solito si azzerano.
Si scopre così che Noaro, un po’ inconsapevolmente, come in altri vivai collezionisti, ha creato le speciali collezioni di piante rare più per lui che non per i clienti.
Il suo vivaio ha la fortuna di trovarsi a Camporosso, vicino al mare, nei pressi di Ventimiglia, un luogo dal clima mediterraneo che gli ha permesso una grande raccolta di piante diverse che non potrebbero sopravvivere, ad esempio, nella Pianura Padana.
Ma quando si viene in possesso di una nuova pianta, bisogna testare le sue esigenze, in questo Luciano è un maestro, con la curiosità e l’ambizione di acclimatare anche piante ritenute non adatte al clima mediterraneo. Per una pianta nuova, insolita, non bisogna assolutamente fidarsi di quello che leggiamo su un libro, un’enciclopedia o che ci racconta un rivenditore, l’unico che può darci un consiglio serio è chi l’ha coltivata, soprattutto riprodotta.
Luciano, a testimoniare la sua professionalità, ha creato molte varietà di piante nuove.
Non è così difficile crearle, perché spesso le piante presentano anomalie: nanismi, variegature, fasciazioni, il più delle volte dovute a virosi. Alla base di tutto c’è la paziente osservazione, l’afferrare subito una qualche mutazione in un fiore, una foglia, un ramo. Il difficile è riprodurre solo queste parti per isolare quelle particolarità, ricorrendo alla talea o all’innesto. Ancora più difficile è però ottenere in questo modo varietà con buone caratteristiche estetiche.
Altro modo è la selezione massale, da piante riprodotte dal seme.
L’ibridazione, se mirata, ha bisogno dell’intervento dell’uomo. Richiede anche tempi più lunghi e risultati mai scontati.
Scorrendo il catalogo di Luciano incontriamo una Aristolochia gigantea “Noaro” , una Clivia miniata “Camporosso”, una Salvia officinalis “Noaro”, non le uniche varietà che devono a lui la creazione.
La collezione più incredibile che si può osservare visitando il suo vivaio è quella delle salvie, poi, solo per citarne alcune, abutilon, brugmansie, clerodendrum, eritrine, eucaliptus, hibiscus, jasminum, metrosideros, passiflora e potrei continuare, ma mi pare meglio rimandare al suo catalogo .
Ho visitato il vivaio nel mese di novembre, per cui le piante in fiore erano poche, ma, visto il clima della zona e la ricchezza di generi e specie diverse ho comunque potuto fotografare delle rarità.
Nel vivaio/garden ci sono pure serre riscaldate per consentire di estendere la collezione anche a quelle piante che hanno maggiori esigenze durante l’inverno.
Sono passati circa trent’anni da quando Luciano ha iniziato a coltivare in proprio. All'inizio produceva solo boungainvillee, ma poi lentamente la passione ha prevalso, portandolo ad occuparsi e procurarsi piante insolite. La nascita dell’azienda come la vediamo ora, con le ricche collezioni, si può collocare verso gli anni novanta.
Molte piante che si possono vedere sono state scovate in speciali mercatini in Inghilterra e Francia.
Ogni passo è una sorpresa la visita nel vivaio, e porta via un po’ di tempo, anche se non è molto grande ospita 2000/2500 piante diverse, molte di più di quelle che sono riportate nel catalogo, un lungo elenco, con i nomi botanici corretti e l’indicazione delle caratteristiche principali (fioritura e rusticità), visitabile anche su internet.
E’ importante essere accompagnati da Luciano in questa visita. Di ogni pianta ne racconta la storia, si ferma su qualcuna per far notare qualcosa di particolare, che potrebbe sfuggire al visitatore tanto è grande il loro numero. Spesso con malcelato orgoglio mostra una varietà “sua” che non ha trovato posto sul catalogo, come un Philodendron scandens con una particolare variegatura.
Una moglie, un figlio e una figlia sposati, una suocera, tutti che si occupano del vivaio/garden, tutti con passione. E’ una gran bella famiglia quella di Luciano, ed è una gran bella azienda. Quante realtà conosco di aziende che inevitabilmente finiranno quando mancherà la persona che l’ha creata. E’ un piacere sapere che in questo caso la continuità è assicurata.
Vivaio Luciano Noaro
Via Vitt. Emanuele 151
18033 Camporosso (IM)
tel 0184 288225 fax 0184 287498
E-Mail noarovivaio@hotmail.it
Internet http://www.noarovivaio.it
Le persone hanno poi inventato le più strane, ho visto serie infinite di campanelli, le più diverse possibili statuine di gufi, teiere e così via. Nessun oggetto si può dire sia sfuggito alla fantasia degli umani.
I più ricchi si permettono collezioni di automobili (vere), quadri ecc.
Cosa diversa sono le collezioni di piante speciali o rare.
Cosa diversa perché le piante non sono oggetti archiviabili, inoltre non sono eterne, o quantomeno difficilmente la loro vita accompagna quella dei loro collezionisti. Mentre per le collezioni suddette a volte il motivo incentivante è anche il valore economico, che può aumentare con il passare del tempo, con le piante, per paradosso, pur aumentando le dimensioni spesso difficilmente aumenta il valore; in certi casi per mancanza di spazio possono diventano un problema.
Per questi motivi credo che i collezionisti di piante siano mossi da maggior passione e sensibilità degli altri collezionisti, anche perché devono dedicare tempo e cure, ricambiate dal vedere l’oggetto delle loro attenzioni modificarsi continuamente crescendo, ma non mancano le apprensioni per il loro stato di salute e in più come per gli animali domestici bisogna preoccupasi di loro quando l’assenza da casa si prolunga oltre i 2/3 giorni.
Sono così nati vivai specializzati per la ricerca di piante rare da offrire ad un pubblico limitato, appassionato e più o meno preparato.
Luciano Noaro è uno di questi vivaisti, mosso dalla passione, perché l’offerta di piante rare ha poco riscontro sul mercato, il ritorno economico non è mai pagante, i costi per procurarsi piante speciali sono sempre alti e non privi di risultati disastrosi. Oggi internet porta il mondo in casa, e attraverso la sua consultazione si può trovare qualsiasi pianta, ma non è come comprarla dal garden vicino.
Le piante più rare si trovano su siti americani, a volte inglesi e normalmente l’acquisto è “alla cieca”, mentre il pagamento è richiesto anticipato con carta di credito. Spesso si devono acquistare semi, non piantine e in questo caso ho verificato personalmente quanti di questi non nascono o non sono della specie richiesta.
Conosco molti vivaisti e proprietari di garden; la maggior parte di essi sono purtroppo più che altro commercianti, ma non per questo devono essere evitati, solo quando propongono piante o danno consigli in malafede per il puro obbiettivo di vendere diventano criticabili. L’importante per l'acquirente è - cosa che può essere difficile - conoscere l’affidabilità dei consigli. Quando si ha a che fare con un vivaio collezionista questi rischi di solito si azzerano.
Si scopre così che Noaro, un po’ inconsapevolmente, come in altri vivai collezionisti, ha creato le speciali collezioni di piante rare più per lui che non per i clienti.
Il suo vivaio ha la fortuna di trovarsi a Camporosso, vicino al mare, nei pressi di Ventimiglia, un luogo dal clima mediterraneo che gli ha permesso una grande raccolta di piante diverse che non potrebbero sopravvivere, ad esempio, nella Pianura Padana.
Ma quando si viene in possesso di una nuova pianta, bisogna testare le sue esigenze, in questo Luciano è un maestro, con la curiosità e l’ambizione di acclimatare anche piante ritenute non adatte al clima mediterraneo. Per una pianta nuova, insolita, non bisogna assolutamente fidarsi di quello che leggiamo su un libro, un’enciclopedia o che ci racconta un rivenditore, l’unico che può darci un consiglio serio è chi l’ha coltivata, soprattutto riprodotta.
Luciano, a testimoniare la sua professionalità, ha creato molte varietà di piante nuove.
Non è così difficile crearle, perché spesso le piante presentano anomalie: nanismi, variegature, fasciazioni, il più delle volte dovute a virosi. Alla base di tutto c’è la paziente osservazione, l’afferrare subito una qualche mutazione in un fiore, una foglia, un ramo. Il difficile è riprodurre solo queste parti per isolare quelle particolarità, ricorrendo alla talea o all’innesto. Ancora più difficile è però ottenere in questo modo varietà con buone caratteristiche estetiche.
Altro modo è la selezione massale, da piante riprodotte dal seme.
L’ibridazione, se mirata, ha bisogno dell’intervento dell’uomo. Richiede anche tempi più lunghi e risultati mai scontati.
Scorrendo il catalogo di Luciano incontriamo una Aristolochia gigantea “Noaro” , una Clivia miniata “Camporosso”, una Salvia officinalis “Noaro”, non le uniche varietà che devono a lui la creazione.
La collezione più incredibile che si può osservare visitando il suo vivaio è quella delle salvie, poi, solo per citarne alcune, abutilon, brugmansie, clerodendrum, eritrine, eucaliptus, hibiscus, jasminum, metrosideros, passiflora e potrei continuare, ma mi pare meglio rimandare al suo catalogo .
Ho visitato il vivaio nel mese di novembre, per cui le piante in fiore erano poche, ma, visto il clima della zona e la ricchezza di generi e specie diverse ho comunque potuto fotografare delle rarità.
Nel vivaio/garden ci sono pure serre riscaldate per consentire di estendere la collezione anche a quelle piante che hanno maggiori esigenze durante l’inverno.
Sono passati circa trent’anni da quando Luciano ha iniziato a coltivare in proprio. All'inizio produceva solo boungainvillee, ma poi lentamente la passione ha prevalso, portandolo ad occuparsi e procurarsi piante insolite. La nascita dell’azienda come la vediamo ora, con le ricche collezioni, si può collocare verso gli anni novanta.
Molte piante che si possono vedere sono state scovate in speciali mercatini in Inghilterra e Francia.
Ogni passo è una sorpresa la visita nel vivaio, e porta via un po’ di tempo, anche se non è molto grande ospita 2000/2500 piante diverse, molte di più di quelle che sono riportate nel catalogo, un lungo elenco, con i nomi botanici corretti e l’indicazione delle caratteristiche principali (fioritura e rusticità), visitabile anche su internet.
E’ importante essere accompagnati da Luciano in questa visita. Di ogni pianta ne racconta la storia, si ferma su qualcuna per far notare qualcosa di particolare, che potrebbe sfuggire al visitatore tanto è grande il loro numero. Spesso con malcelato orgoglio mostra una varietà “sua” che non ha trovato posto sul catalogo, come un Philodendron scandens con una particolare variegatura.
Una moglie, un figlio e una figlia sposati, una suocera, tutti che si occupano del vivaio/garden, tutti con passione. E’ una gran bella famiglia quella di Luciano, ed è una gran bella azienda. Quante realtà conosco di aziende che inevitabilmente finiranno quando mancherà la persona che l’ha creata. E’ un piacere sapere che in questo caso la continuità è assicurata.
Vivaio Luciano Noaro
Via Vitt. Emanuele 151
18033 Camporosso (IM)
tel 0184 288225 fax 0184 287498
E-Mail noarovivaio@hotmail.it
Internet http://www.noarovivaio.it
2 commenti:
SIGNOR RENATO,BUON GIORNO A LEI. LEGGENDO QUELLE POCHE RIGHE DELLA SUA LETTERA, NON HA POTUTO FARE ALTRO CHE SFONDARE UN PORTONE APERTO. E' VERISSIMO QUELLO CHE LEI DICE, IO SONO UN APPUNTATO DEI CARABINIERI APPASSIONATO DI PIANTE DA 15 ANNI, E LE SCOPERTE, LE MERAVIGLIE, LE DELUSIONI, LE ASPETTAIVE, LE RICERCHE, LE PROVE E LA PERSEVERANZA SONO DAVVERO TANTE. MA DEVO DIRE CHE QUELLO CHE TI APPAGA, E' L'ESSERE CIRCONDATO DALLE MERAVIGLIOSE PIANTE CHE TU HAI COLTIVATO O CREATO, CHE MERAVIGLIA! CERTE VOLTE MI SEMBRA DI STARE IN PAREADISO. LE FACCIO I MIEI PIU' SINCERI COMPLIMENTI, PER LA SUA SINCERA E PURA VERITA'. COMPLIMENTI VIVISSIMI.
LAI FILIPPO
Buonasera signor Filippo,
troppi complimenti, mi imbarazzano. Ma, sottovoce, fanno anche piacere.
Colgo in lei una passione per le piante e la natura; è una grande ricchezza, riservata a pochi privilegiati.
Grazie.
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