martedì 4 marzo 2014

Maianthemum bifolium

Ho scoperto questa piccola piantina, molto discreta, in un bosco alpino di pinus sylvestris, in Francia, nella valle di Nevache.
Come capita spesso a me, resto sempre attratto dalle cose più minute.
Non la conoscevo, chiaro che ho subito cercato di estirparne alcune, con grande fatica, perchè il terreno pietroso e calpestato era compatto come una strada, in più era un periodo estremamente siccitoso; unico attrezzo a disposizione un pezzo di ramo trovato li.
Non contavo molto sul successo dell’operazione, per di più nel mese di agosto, in piena vegetazione; comunque portai i pochi pezzetti di rizomi a casa, li privai della maggior parte delle foglie appassite e li piantai all’ombra di un cespuglio di stachirus.
La primavera successiva rimasi sorpreso nel vedere che spuntavano le foglioline con grande vigore e si era addirittura allargata.
Mi ha dato molta soddisfazione, ogni anno occupava sempre più spazio.
Il momento più bello, per me, non è quando avviene la fioritura - tenete presente che tutto è molto minuto, anche il fiore, che è alto circa 10 centimetri - ma quando spuntano le foglioline e cominciano a srotolarsi.
Ora sono passati 4/5 anni, e temo per lui. Lo stachyurus è cresciuto, il gruppo di aceri vicino anche, c’è pure una pianta di azalee a fare ombra, insomma, il suo abitat si sta trasformando, arriva sempre meno luce.

5 commenti:

PattyLoc ha detto...

Un altro piccolo miracolo che si rinnova ogni anno. Non è una di quelle piante il cui rizoma cresce e cerca una zona a lei più favorevole?

Renato Ronco ha detto...

Hai ragione, ma quanti riescono a gioire nell’osservare le più minute meraviglie della natura?
Il loro problema, nello spostarsi alla ricerca di posti più favorevoli è che fanno passi piccoli piccoli, per cui devono trovarlo nelle vicinanze.

Marcella Scrimali ha detto...

Come lo hai traslocato una volta, aiutalo a trasmigrare ancora!

Renato Ronco ha detto...

Ora non saprei dove traslocarlo.
Quell'angolo di giardino dove si trova è "in evoluzione", che in sostanza vuole dire non finito, come tute le mie cose.
Per dargli un aiuto, per prendere tempo, ho tagliato alcuni rami delle piante attorno, per permettere che arrivi una quantità maggiore di luce. Il prossimo anno vedremo.

PattyLoc ha detto...

" Volete essere felici? Imparate a coltivare quella qualità tanto preziosa che è l’attenzione. L’attenzione alimenta l’amore, alimenta la vita. Allora, prestate attenzione non solo agli esseri umani, ma anche agli alberi, ai fiori che incontrate sul vostro cammino, alle gocce di rugiada, alle farfalle, agli insetti, agli uccelli…". E' "il pensiero del giorno" di Aivanhov dell'11 marzo. Saluti!