giovedì 14 maggio 2009

Rosa Nigel Hawthorne - Rosa Harquibbler

... sembra il fiore di un papavero
Rosa selvatica?

5 commenti:

signore delle rose ha detto...

Assieme a "Euphrates" e"Tigris", la "Nigel Hawthorne", è il risultato diincroci operati da Harkness, lavorando con la Hultemia persica che, da non molto tempo è stata inserita nel genere Rosa.
La mia esperienza si limita alla coltivazione della "Euphrates" che trovo abbastanza difficile nel mio terreno. Il primo tentativo è fallito senza aver capito molto, sicuramente grandissima importanza c'è l'ha il portainnesto.
La R. persica vive in terre piuttosto asciutte e leggere e gli ibridi derivati sicuramente possono avere difficoltà nei terreni della mia zona, pesanti e spesso umidi, forse cambiando portainnesto o magari con un ulteriore incrocio....
Certamente sono rose interessanti per la caratteristica macchia scura al centro del fioree potrebbero dare inizio ad un ulteriore stirpe di rose dal cuore rosso-rosa scurissimo, perciò non resta che continuare a provare.

Signore delle Rose

Renato Ronco ha detto...

La mia "Nigel Hawthorne" dovrebbe fare diversi frutti, proverò e seminarla. E’ innestata direttamente su una radice molto grossa, rispetto alla debole vigoria della pianta. Chi pensi possa essere il portainnesto? Sai se sia compatibile l’innesto su canina?.
Ho anche una "Euphrates", almeno spero, perché non aveva fiori, lo saprò l’anno prossimo.
Quest’autunno le pianterò in collina, in un terreno molto asciutto in estate, argilloso/calcareo ed esposto ad est.

signore delle rose ha detto...

Proprio il portainnesto è una delle incognite delle rose.
Perchè i vivaisti non dichiarano su che radici sono innestate le loro rose? Faciliterebbero la coltivazione a chi ama queste piante.
Se una varietà innestata su R.laxa non cresce si potrebbe provare con un innesto alternativo come la R.multiflora o altri. Di portainnesti c'è ne sono tanti, praticamente ogni grosso vivaista usa dei cloni personalizzati che se da un lato facilitano la riproduzione non è detto che siano adatti per tutti i tipi di terreno.
Appena possibile tenterò di innestare l'Euphrates sulle rose che nascono spontaneamente nel mio giardino. Con altre varietà ho avuto un discreto successo.
In molti casi una radice grossa rispetto alla pianta innestata sopra non si traduce in maggior vigore per la pianta interessata. Nel caso, per esempio, delle rose mini si assiste a una sproporzione tra il ceppo e l'innesto con conseguente atrofizzazione della radice stessa per mancanza di un ideale collegamento fra le due parti. Ho recuperato molte rose mini coltivandole in vaso dove ho coperto con il terriccio anche parte dei rami in modo che emettano radici proprie, sucessivamente ho separato gli steli radicati dal ceppo ingombrante, praticamente ho prodotto delle talee così le pianticelle hanno cominciato a vegetare meglio.
L'americano Moore ha prodotto molti ibridi utilizzando la R. persica, in gran parte rose mini.

Renato Ronco ha detto...

L’anno scorso avevo fatto un favore ad una signora che vende rose, ne aveva 3 nane veramente speciali, che non vendeva. Non ha potuto negarmi il permesso di prendere tre minuscoli rametti.
Li ho innestati su una rosa selvatica, ti aggiungo la foto. Ne avevo un centinaio per fare esperimenti “commerciali”, ordinate come rosa canina sono arrivate di un altro tipo. Ho chiesto al venditore di che specie erano, ha riconosciuto non essere canina, ma non ha saputo dirmi il nome. Tu le conosci dalla foto?
Gli innesti, con mia gioia avevano attecchito tutti e tre, poi, quando hanno iniziato a vegetare, c’è stato una sorta di “rigetto”, per incompatibilità e sono lentamente morti.
Quest’anno proverò su canina.

signore delle rose ha detto...

Il nome rosa canina è usato per coprire l'ignoranza nel determinare le rose botaniche.
La rosa in foto, visto i bianchi fiori in grappolo, potrebbe trattarsi di uno dei cloni di ‘R. multiflora’ , per essere sicuri bisogna controllare le stipule alla base delle foglie che se fossero “ciliate” confermerebbero questa ipotesi.
I fiori non sempre sono bianchi, possono anche presentarsi con il bordo macchiato di carminio o rosa, comunque sempre più piccoli della canina ed i rami sono praticamente senza spine.
Il rigetto è capitato anche a me su pianticelle nate, appunto, da semi di rosa multiflora. Voglio ricordare un ibrido di canina di nome ‘Kiese’ ottenuta incrociando la R. canina con una rosa Ibrido Perenne per avere un portainnesto molto più compatibile con le Ibride Perenni della canina stessa.