mercoledì 11 febbraio 2009

Storia di una patata viola

Strana patata, viola, non solo la buccia ma anche la polpa.
L’avevo cercata per qualche anno, finché avevo trovato tre piccoli tuberi rotondeggianti. Li avevo piantati e all’autunno la prima sorpresa, i tuberi che si erano sviluppati, di dimensione medio piccola, erano molto diversi di forma dalle patate che siamo abituati a vedere, erano più simili al Topinamboli, (Chapinabo in piemontese), in quanto erano cresciuti bitorzoluti.
Una sorpresa anche il colore che prendeva l’acqua di bollitura, un inquietante verde scuro.
Il gusto non riservava grandi sorprese, non si scostava molto da una normale patata.
Soddisfatta la curiosità, dopo qualche hanno ho smesso di coltivarle, ma l’anno scorso ne è nata una vicino a un grosso arbusto di edgeworthia. Ho pensato di lasciarla crescere, anche per non perdere la qualità. Ogni tanto davo un’occhiata, aveva sviluppato un solo gambo, che si era inserito tra i folti rami della edgewortthia. Mi pareva un po’ debole, ho pensato che non sarebbe riuscito a svilupparsi.
Poi un giorno lo vedo spuntare sopra la chioma, alta un metro e venti circa, aveva anche preso vigore. Ho pensato che la sua caparbietà meritava qualche attenzione e gli ho messo un tutore.
Ha continuato a crescere, ho dovuto cambiare sostegno due volte, in autunno aveva superato i tre metri di altezza!
Ho dovuto cercare i tuberi tra le radici dell’edgeworthia, non erano tantissimi, poco più di un Kg.
Gli anni precedenti, le avevo coltivate come normali patate, senza tutore, non avevano dato l’impressione di allungare così tanto i fusti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

molto interssante poichè non sono facili da reperire

Renato Ronco ha detto...

Grazie a Paolo ed Alessia, per avermi mandato questa mail:
abbiamo scoperto che la patata in questione si chiama VITELOTTE NOIRE è piuttosto diffusa in Francia del Nord ed è venduta nella zona di Nancy.
Renato